Compensi Sessa, Casali: “Perchè Fagioli non ha informato la città ed agito tempestivamente?”
SARONNO – “Per quale motivo l’amministrazione Fagioli, che era al corrente dei fatti da aprile 2017, e che si vanta sempre di essere un’amministrazione trasparente, non ha effettuato una vigilanza tempestiva ed efficace sulla propria partecipata? Perchè non ha richiesto per iscritto le dimissioni del precedente cda appena venuta a conoscenza dei fatti? Perchè non ha provveduto ad effettuare un esposto/segnalazione alla Procura della Corte dei Conti ed Anac? Perchè non ha intrapreso documentate azioni di supporto al nuovo CdA perché Sessa srl potesse ottenere la restituzione dell’importo complessivo di 36.360 euro”.
Sono le domande fatte da Franco Casali consigliere comunale di Tu@Saronno, durante la discussione della mozione per chiedere chiarezza sui compensi per trasparenza e anticorruzione ai consulenti Sessa, tenutasi giovedì in consiglio comunale.
Diversi i fatti e le criticità esposte dal consigliere a partire dalla mancata informazione della città: “La vicenda dei compensi Sessa era nota, per lo meno in sede di chiusura del bilancio 2016, quindi da aprile 2017 ma non è stata resa nota alla città. Non solo. La mia interrogazione nel consiglio comunale del 28 settembre scorso circa il compenso del responsabile anticorruzione di 8 mila euro incluso per competenza nel bilancio 2016 di Sessa srl ricevette una risposta laconica da parte dell’assessore al Bilancio Pier Angela Vanzulli, a voler significare che la situazione era ignota all’Amministrazione”
E continua: “Il consiglio di amministrazione ha cessato il proprio mandato per raggiungimento naturale del termine del proprio incarico, ovvero “per compiuto mandato”, il sindaco Fagioli non ha quindi chiesto al CdA di dimettersi come avrebbe dovuto, né di interrompere la corresponsione di quanto previsto dagli incarichi trasparenza e anticorruzione che é stato invece regolarmente incassato da settembre 2016 a fine maggio 2017”.
Casali sottolinea altre mancanze: “Il vicesindaco e assessore al Bilancio, assessore ai Servizi Sociali e segretario generale hanno partecipato ad alcuni cda del consiglio di amministrazione di Sessa srl senza far verbalizzare alcun loro intervento. Non risulta che l’amministrazione Fagioli abbia effettuato per iscritto alcuna richiesta al precedente cda o all’attuale, come era invece necessario in relazione all’esercizio del controllo e vigilanza che compete all’amministrazione in qualità di azionista di una società partecipata”.
Chiara l’accusa di scarsa trasparenza: “Ho dovuto effettuare numerose richieste e solleciti nei 3 mesi successivi al consiglio comunale di settembre 2017, prima di poter accedere alla documentazione societaria nel gennaio 2018. Sino ad oggi, l’amministrazione non ha mai confermato quanto dalla stessa fatto, in relazione all’esposto da me presentato alla Procura della Corte dei Conti e ad Arac, cosa che avevo prontamente comunicato a sindaco, vicesindaco e segretario generale in data 30 gennaio 2018”.
13052018