Crisi: anche Gerenzano ammaina bandiera bianca, dopo 13 anni torna l’Irpef
GERENZANO – Anche Gerenzano ha dovuto gettare la spugna di fronte alla crisi: l’Amministrazione civica, dopo 13 anni, ha dovuto reintrodurre l’Irpef, l’imposta sulle persone fisica, dalla quale i gerenzanesi sono stati per lungo tempo completamente esenti, caso decisamente raro in Italia.
Alla fine i tagli statali ai Comuni, da una parte, e dall’altra le sempre maggiori difficoltà in cui versano molte famiglie anche del posto hanno costretto a fare marcia indietro.”L’Irpef – ha spiegato l’assessore comunale al Bilancio, Stefano Viotti – sarà spesa completamente nel settore Servizi sociali. Chiederla ai cittadini è l’unico modo per assicurare il mantenimento dei servizi rivolti a chi ha davvero bisogno”.
Come precisa il sindaco, Ivano Campi,”è praticamente una social tax che riguarderà solo i cittadini più facoltosi”. La scelta, infatti, è quella di una totale esenzione da parte di chi ha un reddito inferiore ai 50 mila euro annui, per chi guadagna di più sono previsti vari scaglioni contributivi.
L’Irpef renderà al Comune circa 173 mila euro, e su 7339 contribuenti locali riguarderà dunque solo i più facoltosi, il 5,4 per cento del totale (sono 263 lavoratori dipendenti, e 49 pensionati). Indicativamente, chi guadagna attorno ai 65 mila euro pagherà 168 euro annui, che ne guadagna 90 mila verserà 385 euro, chi supera i 100 mila verserà 465 euro.
“Meno dell’abbonamento a Sky, ma una somma comunque indispensabile per il Comune, per sostenibile le famiglie più bisognose che bussano alla porta dei nostri uffici” fa notare l’assessore.
Ai gerenzanesi va comunque relativamente bene: nel circondario la quota Irpef incidente ben maggiormente sul peso fiscale a carico dei privati cittadini.
250913