Kyenge, Fagioli: “Il vicesindaco ci farà sapere quanto è costata la visita della ministra?”
La signora Ministro afferma “Nelle prossime settimane presenteremo un piano per l’integrazione”. Peccato che i capisaldi del piano li abbia già anticipati e consistono nell’abolizione del reato di immigrazione clandestina e nella concessione della cittadinanza per diritto di nascita (ius-soli). Sull’argomento ius-soli e reato di immigrazione clandestina credo che la posizione della Lega Nord sia chiara.
Riguardo all”integrazione degli stranieri (non dei clandestini che sono e restano dei criminali) a mio avviso la stessa deve obbligatoriamente passare attraverso un lungo percorso che ha alla base la volontà di integrarsi.
Se l’immigrato si isola per mantenere le proprie tradizioni socio-culturali e rifiuta il dialogo, l’apertura al modo di vivere della società ospitante la conseguenza inevitabile è l’auto-ghettizzazione degli stranieri oppure l’imposizione forzata dei propri usi e costumi nei confronti degli autoctoni. O peggio ancora la supina sottomissione agli stranieri da parte degli inermi italiani condotti al suicidio da Stato e Chiesa.
Tutto il bagaglio di storia, cultura e tradizione italiano non può essere stravolto per compiacere o non disturbare gli ultimi arrivati. Questa è una critica rivolta alla nostra società buonista e non certo al Ministro o agli stranieri che hanno scelto di vivere da noi.
A ruoli invertiti, ovvero io straniero in terra straniera, mi piacerebbe conoscere e vivere una cultura diversa: la scelta cambiare vita deve sottostare all’accettazione di usi e costumi, diversamente si chiama colonizzazione. Una colonizzazione della peggiore specie non certo il metodo saggio che permise all’impero romano di governare territori soggiogati senza modificarne usi e costumi.
La Lega Nord non contesta la signora Ministro per il colore della pelle, o per il nome che porta, o per i suoi trascorsi da clandestina. La Lega Nord ha contestato la sua presenza qui a Saronno per ragioni economiche e politiche.
Economiche perché il costo sostenuto dallo Stato, e quindi dalle nostre tasche, per averLa qui due ore a Saronno è enorme rispetto a quanto ha potuto raccogliere o seminare durante la messa in scena realizzata, coerentemente, a Teatro.
Sarebbe stato più economico ed altrettanto proficuo delegare un funzionario del Ministero da Lei presieduto per affrontare gli argomenti all’ordine del giorno. Ne avrebbe ricavato gli stessi risultati senza sollevare l’inutile clamore mediatico.
Di sicuro non avrebbe interferito con le persone che il lunedì mattina in Padania sono impegnate a lavorare e garantiscono con le proprie tasse l’accoglienza e gli aiuti agli stranieri.
La spending review e la crisi, i continui tagli che lo Stato impone agli enti locali, la disoccupazione in aumento e le aziende in difficoltà e la signora Ministro viene a raccontarci di una integrazione forzata, che parte dai diritti invece che dai doveri come invece accade nel resto del mondo. O forse i doveri prima dei diritti sono solo previsti per i padani.
E’ noto che l’Italia è definita come il ventre molle d’Europa, ma una cosa è l’accoglienza ed una cosa è accettare un’invasione senza regole e la cancellazione di storia, usi e costumi millenari senza poter dire nulla per evitare di essere tacciati di razzismo.
Le rammento che la Padania vanta il maggior numero di missionari religiosi e civili, oltre ad associazioni umanitarie che operano in giro per il mondo. E’ ancora valido lo slogan leghista degli anni ’90 “aiutiamoli a casa loro, padroni a casa nostra”.
La contestazione silenziosa e pacifica della Lega Nord di Saronno ha dimostrato grande rispetto per la persona, ricevendo in cambio dalla signora Ministro battute da bar offensive per qualunque leghista e perfino minacce, nemmeno tanto velate, affermando che la gente si ribellerà agli insulti razzisti. Di quali insulti stia parlando non saprei, visto che al Teatro Pasta la Lega Nord non ha potuto parlare ed ha gandianamente subito gli insulti della signora Ministro, supportata dalla spalla Gad Lerner. A proposito, l’organizzatrice vice-sindaco dottoressa Valeria Valioni ci farà sapere a quanto ammonta il costo dell’illustre giornalista ed il costo dell’intera parata del Pd pagata dai contribuenti saronnesi per i quali soldi non ci sono mai!
Raffaele Fagioli
consigliere della Lega Nord Lega Lombarda per l’Indipendenza della Padania di Sarònn