“L’Electrolux faccia marcia indietro”: il sindacato fa la voce grossa
SOLARO – “No a tagli salariali, gli stipendi sono già troppo bassi”: questa, in sintesi, la posizione del sindacato Flmu-cub riguardo alla vertenza della Electrolux.
“Tutti sanno benissimo che i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa e che se si vuole incidere sul costo del lavoro, si deve intervenire da altre parti, ma vogliono costringere tutti i lavoratori a salari da fame – si legge in un comunicato del sindacato di base – Riducendo i salari, si riducono i consumi che di conseguenza porterebbero ad altre riduzioni dell’occupazione. L’Italia ha tra i più bassi stipendi d’Europa e il costo del lavoro più alto, perché tra le aziende e i lavoratori c’è lo Stato. Da mesi, pur utilizzando i contratti di solidarietà, pagati dai soldi della collettività, Electrolux sta trasferendo le attività fuori catenam nei laboratori dei Paesi dell’est”.
Da parte del Flmu-cub una richiesta ben precisa:”Electrolux ritiri le richieste avanzate, si discuta di riduzione d’orario di lavoro utilizzando i contratti di solidarietà, finanziate interamente del Governo, senza discriminazioni e senza il trasferimento all’estero delle attività produttive”.
(foto archivio)
050214