Firme contro il senso unico, niet di Barin
SARONNO – Il nuovo senso unico di via San Michele non è piaciuto ai residenti del quartiere tanto che hanno già organizzato, dopo sole due settimane dall’entrata in vigore, una raccolta di firme a cui avrebbero aderito oltre cento saronnesi. “E’ stato un po’ un agguato: sono arrivati i cartelli senza informazioni e spiegazioni” spiega una 40enne residente in zona. “Al di là della pessima gestione prima di firmare la petizione – continua – ho avuto modo di sperimentare il senso unico e devo dire che è terribile. Tempi di percorrenza più lunghi e autentici giri dell’oca per riuscire a raggiungere il proprio garage. E che dire di chi non è del posto? Fattorini che restano a girare smarriti tra le viette e pizze che arrivano gelate”.
Effettivamente negli ultimi giorni sono state molte gli automobilisti che hanno percorso via San Michele in contromano: “Qualcuno l’ha fatto per abitudine ma qualcun’altro anche per esasperazione perchè i percorsi non sono affatto chiari”. Insomma ai residenti l’obbligo di percorre l’arteria solo da via Don Monza verso via Filippo Reina non piace. Anche per questo, visto che l’Amministrazione è stata categorica sulla necessità di un senso unico, nella petizione viene chiesto di “girarlo” ossia di permettere di andare da via Reina a via Don Monza anche perchè almeno si differenzierebbe da quello di via Doberdò.
Proposte che in realtà non convincono l’assessore alla Mobilità Roberto Barin che è stato molto chiaro in materia fin dall’entrata in vigore: “Il senso unico di via San Michele serve per il quartiere per creare posti auto chiesti dai residenti e per allargare le piste ciclopedonali dando maggiore sicurezza agli utenti deboli. Non è possibile cambiare il senso di marcia di via Doberdò che è troppo stretta per diventare “un’alternativa” a via San Michele”.
Ecco alcune immagini di via San Michele com’era e com’è:
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20032014