Delitto di Mozzate: c’è una terza vittima?
MOZZATE – RIMINI Quando ha ucciso Lidia Nusdorfi, alla stazione di Mozzate, e Silvio Mannina in una cava a Rimini Dritan Demiraj, ora in cella dopo aver confessato i due delitti, aveva già ammazzato il cugino, reo di essere il primo con cui la ex compagna l’aveva tradito? E’ la domanda a cui vogliono rispondere gli inquirenti di Rimini che, secondo indiscrezioni, starebbero preparando una rogatoria internazionale con l’Albania per scoprire se il giovane parente dell’assassino sia ancora vivo.
Sarebbe stato proprio dal tradimento della Nusdorfi con il cugino albanese durante una vacanza nella terra d’origine a far scattare la rabbia e la gelosia di Demiraj che, nell’estate 2013 avrebbe già provato ad uccidere il cugino dopo che Lidia gli aveva confessato il tradimento.
Dritan avrebbe provato ad uccidere il parente in Albania ma sarebbe stato fermato dal padre. Nel marzo scorso, invece, nessuno è riuscito a bloccare il folle piano che l’ha portato prima ad uccidere, in una cava a Rimini dove ha nascosto il corpo, Silvio Mannina ultimo amore di Lidia e poi nel sottopasso della stazione di Mozzate con tre coltellate la 35enne.
Alla base dei due delitti ci sarebbe la gelosia e la rabbia per la decisione della donna di non tornare con lui nonostante il pressing a cui Dritan l’aveva sottoposta negli ultimi mesi arrivando anche a chiamarla 30 volte al giorno. Ora la paura degli inquirenti è che in Albania si nasconda un terzo corpo, un’altra vittima di questa strage passionale.
(foto d’archivio: forze dell’ordine)
27042014
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