Lomazzo, delitto nel bosco: ecco cosa è successo davvero
LOMAZZO – Omicidio nei boschi del vicino comasco, i carabinieri hanno ricostruito cos’è successo dopo il fermo di un marocchino che ha confessato l’omicidio della compagna. Innanzitutto, assieme alla polizia locale di Milano, hanno dato esecuzione al fermo del nordafricano, M.C., 45 anni, in Italia senza fissa dimora, irregolare e senza occupazione.
Lo straniero, infatti, nel corso della notte compresa tra il 24 ed il 25 settembre scorsi, ha ucciso la convivente K.F., a sua volta cittadina marocchina, di 48 anni, anche lei in Italia senza fissa dimora, irregolare sul territorio dello Stato. Il delitto si è consumato nell’area boschiva fra Lomazzo e Cadorago. Nel corso della nottata il maghrebino, all’interno di una tenda allestita nella zona boschiva, aveva avuto una lite con la convivente, per futili motivi, uccidendola mediante strangolamento. Nel corso del primo pomeriggio successivo (ieri 25 settembre), l’immigrato è stato sottoposto ad un casuale controllo dagli agenti della polizia locale di Milano, riferendo il delitto commesso. Immediate, dunque, le indagini dispiegate dai militari: dapprima il sopralluogo sulla scena del crimine che ha consentito di rinvenire il cadavere della donna. E’ stato subito posto sotto sequestro il bivacco svolgendo i rilievi di rito.
Contestualmente, la raccolta di tutti gli elementi che hanno cristallizzato il quadro indiziario: è stata acquisita la confessione del reo, il quale ha ammesso spontaneamente le proprie responsabilità; sono stati raccolti ulteriori elementi di riscontro da un testimone (presentatosi spontaneamente alla stazione carabinieri di Lomazzo) che ha confermato gli indizi a carico del sospettato. I successivi accertamenti, infine, hanno fatto emergere a carico del fermato una revoca della sospensione di ordine per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo, emesso in data 19 settembre 2019 dal Tribunale di Como per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. M.C. è stato quindi dichiarato in stato di fermo ed è stato trasferito nel carcere di Como.
26092019