Alberto Paleardi e il “miracolo” della Leopolda
SARONNO – Presidente della commissione comunale per la depurazione del torrente Lura, membro del consiglio d’Amministrazione del Consorzio sovracomunale del Parco del Lura, “storico” componente del direttivo della sezione saronnese del Pd ma anche attualmente consigliere comunale al Sestriere, Alberto Paleardi ha trascorso l’ultimo weekend alla convention del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Firenze. Alla Leopalda in cerca di spunti innovativi da “esportare” anche a Saronno in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Ecco il reportage di Paleardi
Il primo impatto della Leopolda è stato… la Leopolda stessa. Vedere un capannone dismesso di grande dimensioni non rimesso a nuovo ma lasciato allo stato post-utilizzo trasformato in un centro polivalente usato di volta in volta per manifestazioni e eventi diversi, dalla musica alla moda, dalle fiere mercato, come spazio teatrale per eventi di danza, musica, teatro, arti visive, incontri, laboratori e produzioni indipendenti mi ha fatto pensare subito a Saronno. Mi sono detto: ma quante Leopolda ci sono a Saronno, quanti capannoni dismessi ci sono che se aperti e pubblicizzati con un buon sistema di marketing possono essere utilizzati per manifestazioni. Certo Saronno non è Firenze ma noi abbiamo expo dietro l’angolo. Ci vorrebbe però una imprenditorialità che la smettesse di vedere l’edilizia unicamente per creare alloggi o centri commerciali.
In ambito politico la Leopolda oggi come oggi si identifica con il rinnovamento Renziano. E devo dire che il primo impatto è stato travolgente una rapidità un incipit che lascia un po’ storditi abituato come sono ai classici convegni “pipponi” che solitamente i partiti propongono dove di solito il leader si fa attendere. Ed anche qua Renzi è innovativo era lui sul palco che attendeva che la gente arrivasse, quasi impaziente che incominciassero i lavori. I lavori “politici” si sono svolti su 52 tavoli di discussione su svariati temi. A questi tavoli si sedevano ministri, vice ministri, presidenti di commissioni parlamentari accanto ai cittadini qualsiasi che erano interessati al tema che il singolo tavolo discuteva.
Devo dire che sono rimasto un po’ scioccato abituato alle classiche convention dove l’oratore di turno sale sul palco e dice le sue cose ed il pubblico ascolta. Alla Leopolda Renziana gli oratori si siedono al tavolo dialogano con chi è seduto accanto a loro, ascoltano, vengono contraddetti, prendono appunti. In una parola interagiscono con le persone che stanno sedute al tavolo, persone che possono essere di qualsiasi tipo, poiché non vi è nessuna selezione per potersi sedere e discutere. Il clima è come se si fosse tra amici. Faccio un esempio mentre cercavo un po’ spaesato il tavolo che mi interessava sulle tematiche ambientali mi si avvicina il responsabile del tavolo che voleva discutere della riorganizzazione delle forze di polizia e mi dice:”Siamo in pochi non è che ti interessa discutere con noi?” Ho declinato l’ invito dicendo che ero interessato alla salvaguardia dell’ambiente, il mio interlocutore un po’ rattristato mi ha salutato con il classico ciao, ho scoperto poi che è stato sottosegretario agli interni durante il governo Prodi.
Personalmente ho partecipato al tavolo di discussione numero 6 dal titolo:”Ambiente e legalità per lo sviluppo della green economy”, coordinato da Alessandro Bratti, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulla attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati; con la collaborazione di Cristina Gerardis membro dell’avvocatura di Stato della sezione che si occupa di Ambiente e Territorio, Autorità di Bacino. La discussione è stata franca, diretta, libera da vincoli. Durante il dibattito sono intervenuto su diversi argomenti. Per prima ho parlato delle acciaierie Riva in relazione alla situazione dell’Ilva di Taranto dicendo che non sono d’accordo con la possibilità di vendere l’Ilva per poter avere i soldi per sistemare il disastro ambientale di Taranto. Le acciaierie Riva non sono aziende decotte, ma funzionanti. La soluzione alla vendita che ho proposto è stato l’utilizzo degli utili del gruppo per gli anni necessari a portare a termine la bonifica, ho anche criticato il sequestro dei fondi del gruppo che aveva portato alla chiusura temporanea dello stabilimento di Caronno Pertusella. Sull’argomento le persone sedute al tavolo, tra cui casualmente vi era un dirigente di Tenaris ed altri proveniente dal mondo del riciclo dei metalli, mi hanno dato ragione e Bratti ne ha preso nota. Tale nota finirà nelle mani di Renzi poichè compito di ogni tavolo è lo di stilare un resoconto delle proposte scaturite dalla discussione.
Alla fine non ho resistito a parlare del “mio” Lura prendendolo ad esempio per porre delle domande di Geradis su alcune interpretazioni della normativa sugli obiettivi di qualità delle acque e devo dire di essere stato contento che la mia visione di non derogabilità dell’obiettivo sufficiente entro il 2008 è stata confermata (rammento che ad oggi il Lura ha una qualità delle acque che non raggiunge la sufficienza). Ho poi posto il problema della poca logicità degli Ambiti Territoriali Ottimali, gli Ato, corrispondenti ai confini provinciali poiché i fiumi, sempre il Lura come esempio, non si fermano ai confini amministrativi. Sull’argomento mi hanno dato ragione e mi hanno anticipato che nel collegato ambientale alla finanziaria ci sarà una novità a tal riguardo con il recepimento integrale della direttiva europea numero 60 del 2000. Infine ho anche chiesto che cosa ne pensasse Alessandro circa la querelle azienda speciale o società di capitali per il gestore del ciclo integrato dell’ acqua dicendo che io propendevo, come ho fatto votare a Sestriere, per l’azienda speciale. Alessandro, specificando che parlava a titolo personale, ha detto che preferisce un consorzio di comuni ad una società di capitali. Alla fine dopo tre ore di discussione ci siamo salutati come si salutano dei vecchi amici dopo un pomeriggio passato al bar a discutere. Ci siamo scambiati i numeri di telefono e le mail e Bratti e la Gerardis, Alessandro e Cristina, hanno detto: se avete bisogno di qualche cosa, informazioni e consigli non esitate a chiamare. Tre ore prima eravamo tutti degli sconosciuti, dopo amici: il vero miracolo della Leopolda.
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30102014
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Commenti
Ecco, e mentre voi del PD renziano parlate… i vostri (ex-)sostenitori Telos ri-occupano un capannone dismesso per farne la loro garçonnière tutta alcool e maria (più qualche federica).
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Che il Telos sia mai stato sostenitore del Pd o di altre LIste sta solo in un film di fantasy… I Telos sono libertari e non credono nelle istituzioni tanto meno nella democrazia delegata…. Forse è lei ad essersi fumato qualcosa ?
Ebbravo il nostro Leopoldo.. Dite che ha consegnato al boy scout in camicia bianca una copia del favoloso calendario del parco Lura?!?!?!?
52 tavoli per tutto un week-end a parlare senza comcludere nulla di concreto ?? non è di questo che ha bisogno l’Italia e Saronno .
La disoccuppazione e la delinquenza continuano a salire e questa gente sta 3 giorni a riempirsi la bocca di parole , parole e non conclude nulla !!!
Bravoooooo Paleardiiiiii. Sei graaaaandeeee.
Quindi? L’utilità di un posto inutile secondo chi?
Ora mi sento più tranquillo e capisco di più Landini: “Basta con la Leopolda e cazzate varie!”…