Casa della Solidarietà: ecco le garanzie richieste dal comitato
SARONNO – “Il Comitato Aquilone prende atto con piacere dell’esito della seduta del Consiglio Comunale in cui era stata posta all’ordine del giorno la petizione da noi presentata il giorno 6 novembre e sottoscritta da 407 cittadini saronnesi”.
Inizia così la nota inviata nella notte dal comitato Aquilone in merito alle decisioni prese nell’ultima assemblea cittadina.
“Dopo averci ascoltato, il Sindaco ha dichiarato in termini inequivocabili quanto premeva ai cittadini ovvero che nessun atto amministrativo relativo alla cosiddetta “Casa di Marta” verrà approvato se non accompagnato da una convenzione che contenga gli elementi di garanzia che i residenti hanno richiesto in primo luogo la partecipazione formale del Comitato alla gestione futura della struttura. Evitando una discussione di merito questa sera – cosa che noi stessi abbiamo sollecitato – si è dato tempo alle parti di perfezionare un accordo sui rilevanti punti sui quali le posizioni sono ancora distanti in modo da giungere ad una soluzione veramente condivisa che unisca e non divida la gente nel segno di una solidarietà sostenibile.
Ci auguriamo che nelle prossime settimane il dialogo con la Fondazione Eurojersey prosegua nel segno della collaborazione e si concretizzi in una bozza di convenzione la cui stesura dovrà necessariamente vedere come protagonista l’Amministrazione Comunale”.
Non manca qualche punzucchiatura politica: “Forse qualche forza politica è rimasta delusa trovandosi privata della possibilità di fare un po’ di bagarre ma ai cittadini non interessano le beghe partitiche. A noi preme risolvere concretamente il problema trasformandolo in una opportunità di crescita per il quartiere. La petizione era ed è solo uno strumento per raggiungere questo fine. Siamo convinti di aver fatto la scelta più opportuna a tutela dei nostri interessi”.
Ecco il documento presentato dal comitato
Signor Sindaco, Signor Presidente del Consiglio, signori consiglieri,
a nome del Comitato Aquilone che ha indicato me e il signor Gianfranco Ronda come referenti, riepilogo brevemente quanto i cittadini del quartiere hanno messo in campo finora sul progetto “Casa di Marta” di cui siamo venuti a conoscenza quasi casualmente e sul quale sono state subito espresse non poche perplessità.
In data 25 settembre a seguito della messa all’ordine del giorno del successivo Consiglio Comunale di una delibera di cambio di destinazione d’uso relativo all’immobile di Viale Piave 66 (ex BNL), ci siamo riuniti in assemblea autoconvocata e si è costituito il Comitato che ha subito promosso una raccolta di firme con l’obiettivo di ottenere maggiori informazioni sul progetto e chiedere contestualmente il rinvio dell’approvazione della delibera. Successivamente abbiamo steso una seconda e più articolata petizione sulla quale abbiamo raccolto 407 firme di cittadini residenti a Saronno prevalentemente nel quartiere Piave/Petrarca. Il testo è stato protocollato in Comune in data 6 novembre, il giorno stesso in cui si è svolta l’assemblea pubblica promossa dall’Amministrazione all’Aldo Moro. Successivamente in data 21.11 si è svolto un primo incontro tra il Comitato e la Fondazione Eurojersey in cui sono state poste le basi per una collaborazione stabile tra fondazione e residenti in vista del minor impatto possibile del progetto sul territorio e della condivisione della gestione di alcuni servizi. Restano ancora punti di dissenso sulle modalità di svolgimento dei servizi mensa, docce e dormitorio ma confidiamo che essi possano essere risolti nei prossimi incontri.
Alla luce di questi recenti sviluppi, il testo da noi stilato oltre un mese fa risulta in alcune parti superato mentre la nostra richiesta prioritaria e pregiudiziale (quella di aprire un tavolo di confronto con la Fondazione) è stata già soddisfatta. Risulterebbe dunque anacronistico esprimere un voto stasera sulla petizione mentre invitiamo il Consiglio a manifestare – nelle forme che riterrà più opportune alla luce del regolamento – la propria condivisione sui contenuti di sua specifica pertinenza.
In particolare ci attendiamo che il Consiglio impegni la Giunta
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in ordine alla sicurezza del quartiere garantendo il presidio quotidiano del posto di polizia locale di Via Piave
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in ordine al mantenimento del decoro urbano e della quiete degli spazi pubblici circostanti la struttura
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in ordine alla viabilità e ai parcheggi facendo rispettare rigorosamente gli standard previsti e realizzando le infrastrutture che verranno giudicate più opportune (semaforo a richiesta o altro) per garantire la sicurezza nell’immissione dei mezzi di soccorso in Via Piave e l’ordinato deflusso delle autovetture dei residenti
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in ordine alla riattivazione della convenzione che regola i rapporti tra Amministrazione e ASC Aquilone per la gestione dei campi sportivi e delle strutture ricreative collocate alle spalle del quartiere che oggi versano in stato di sostanziale abbandono
Chiediamo al Consiglio Comunale di impegnarsi a non votare alcuna delibera di cambio di destinazione d’uso fino a quando non sarà stata condivisa anche con i rappresentanti del quartiere una convenzione che
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regoli adeguatamente i rapporti tra Amministrazione e Casa di Marta prevedendo forme efficaci di vigilanza circa il rispetto degli impegni presi (che giungano a cancellare attività che risultino alla prova dei fatti incompatibili con la struttura e il quartiere) e l’assenso preventivo di tutte le parti coinvolte all’inserimento di nuove funzioni inizialmente non previste
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faccia piena chiarezza sulle destinazioni d’uso di tutti gli spazi dell’immobile
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garantisca la partecipazione con pari dignità del Comitato di Quartiere al comitato di gestione della struttura
Chiediamo dunque a questo spettabile Consiglio
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di sospendere la votazione sul nostro documento in attesa che il tavolo aperto con la Fondazione porti a risultanze pienamente condivise
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di discutere ed elaborare invece un proprio atto di indirizzo sui punti di specifica competenza comunale che abbiamo qui evidenziato .
Siamo convinti che tale documento rappresenterebbe un contributo di grande importanza alla positiva evoluzione del dialogo in atto tra i cittadini del quartiere e la Fondazione al fine di trovare soluzioni equilibrate e condivise ai problemi da noi evidenziati.
(foto archivio)
27112014