Un abuso edilizio scalda Lazzate
LAZZATE – E’ un presunto abuso edilizio a scatenare la polemica politica in paese. Una questione che solleva il capogruppo d’opposizione ed ex candidato sindaco Giacomo Gregori di Lazzate InComune: «L’amministrazione comunale, così impegnata ed efficiente quando si tratta di dispensare “panem et circenses” diventa distratta e inadempiente quando si tratta di applicare i suoi stessi regolamenti e le sue stesse regole. Infatti nonostante le segnalazioni e le richieste inviate sia alla Polizia locale sia all’ufficio tecnico già dallo scorso gennaio, non è stato adottato alcun provvedimento riguardo ad una anomalia riscontrata nelle opere di costruzione di una nuova residenza in via Kennedy regolarmente autorizzata con permesso di costruire del 2015. Si tratta di una situazione evidente e segnalata da molti cittadini e tecnici perché palesemente difforme da quanto è previsto dal regolamento edilizio comunale e che anche per ragioni di qualità urbanistica costituirebbe un preoccupante precedente rispetto a quanto da sempre consentito e autorizzato sino ad oggi dal comune. Al di là del fatto tecnico in sé la questione risulta aggravata a causa del comportamento tenuto dal responsabile tecnico comunale che, consapevolmente, ha tentato di sviare i rilievi che il sottoscritto avanzava nell’esercizio della sua funzione pubblica di consigliere comunale. Le risposte avute dal tecnico si sono rivelate fuorvianti e ingannevoli, come ho avuto modo di dimostrare effettuando una visura degli atti autorizzativi del cantiere. Non si può egualmente sottacere il fatto negativo che il sindaco, messo al corrente dei fatti con l’ultima mia comunicazione del 19 febbraio scorso, non ha ritenuto di rispondere alcunché e tanto meno di intervenire nel merito di quanto segnalato». Le parti del comune le prende l’assessore al Territorio Andrea Monti (in foto durante un consiglio comunale): «Il consigliere Giacomo Gregori crede ancora di vivere nella prima repubblica, i “bei tempi” che forse qualcuno rimpiange, dove erano sindaco e assessori che decidevano chi potesse costruire o meno, dalla casa alla piccola finestra. Poi magari, in alcuni casi, capitava casualmente che si favorisse gli amici del giaguaro. Quel capitolo della storia è chiuso, almeno a Lazzate. Oggi la legge parla chiaro e spoglia la parte politica di ogni responsabilità sia autorizzativa che di vigilanza. Il geometra e il comandante hanno risposto più volte e in maniera davvero solerte alle domande del consigliere, chiarendo per quanto di loro competenza. Ora noto che Gregori ha un interesse specifico nel fermare questo determinato cantiere, contestando i lavori di una cinta che è simile ad altre gia presenti e autorizzate negli scorsi anni. Allora la domanda che dobbiamo porci è questa: perché d’improvviso questo interesse della politica su quel determinato cantiere? E perchè non su altri? La politica si occupi di scrivere le regole, non dei permessi a costruire. Non vorrei che il Consigliere Gregori sia diventato strumento di qualche bega tra geometri locali, invidie tra professionisti che tentano di contendersi qualche nuovo cliente facoltoso, cercando di alimentare sospetti e dispetti. E lasciatemelo dire: sarebbe grave che la politica si riducesse a mero strumento di qualche tycoon locale, spero non sia cosi. Per il resto, riponiamo piena fiducia nel nostro tecnico e la sua decennale esperienza, a lui spetta il compito di vigilare».
18032016