SARONNO - "Martedì 1 agosto è stata pubblicata sull'albo pretorio del Comune di Saronno la delibera 167/23, con la quale la Giunta comunale ha approvato la proposta iniziale di Programma Integrato d'Intervento (PII) sull'area ex-Isotta Fraschini, di proprietà di Saronno Città dei Beni Comuni, e sulle due aree di Ferrovie Nord Milano incluse nella proposta, ovvero indicativamente l'area a sud di via Don Griffanti e l'area prospicente la stazione di Saronno Sud. Si tratta di un atto d'indirizzo essenziale per il percorso di rigenerazione urbana dell'area, che segna un fondamentale passo in avanti verso la sua concretizzazione".
Inizia così la nota di Saronno città dei beni comuni in merito alla delibera di giunta sull'ex Isotta Fraschini.
"Il riconoscimento nel testo della delibera della qualità dei contenuti inclusi nella proposta presentata lo scorso marzo, in linea con il PGT vigente e le aspettative di rinnovo e rilancio della città, è un passaggio degno di nota. Fanno sempre parte dell'iniziativa, infatti, tutti gli elementi illustrati alla cittadinanza nel percorso di confronto pubblico Officina Vivaio della primavera 2022, ovvero il verde pubblico da 60.000 mq (che può arrivare a 80.000 integrandosi con gli spazi già del Comune e a 105.000 mq considerando le aree a uso pubblico); la presenza di una scuola d'alta formazione che possa essere catalizzatrice d'interessi, attività e persone sulla città; una presenza residenziale che preveda costi e modalità cooperativistiche; il recupero della Bernardino Luini; la collaborazione con FNM per la salvaguardia del MILS.
Apprezzabile come questa approvazione d'indirizzo sia frutto di un lavoro che ha visto collaborare in maniera attiva e dialogante pubblico e privato, in una direzione che noi riteniamo virtuosa per il futuro della città, considerati gli elementi di profondo cambiamento e di prospettiva che la proposta preliminare contiene. Un risultato reso possibile dal contributo di esperienza e competenza degli avvocati coinvolti da ambo le parti, che cogliendo appieno lo spirito della proposta hanno discusso le modalità procedurali e approvative a garanzia di tutti i soggetti coinvolti (Comune di Saronno, FNM e SBC), permettendo così alla Giunta di valutare e approvare la proposta iniziale di PII.
La documentazione presentata per questa proposta di PII, base solida e condivisa dall'Amministrazione per i lavori di progettazione della fase attuativa, verrà pubblicata da SBC dopo la pausa estiva sul sito vivaiosaronno.org, dove si possono approfondire anche tutti gli altri temi toccati dall'iniziativa.
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SARONNO - "La piena approvazione con delibera di giunta da parte del Comune di Saronno del progetto preliminare di Piano integrato di intervento, presentato congiuntamente da Saronno Città dei Beni Comuni e Ferrovie Nord, è un importante e significativo passo in avanti per la concretizzazione del percorso di rigenerazione urbana in atto sull'area ex-Isotta Fraschini e sulle altre aree coinvolte"
Inizia così la nota con cui la proprietà dell'area dismessa tra via Varese e via Milano commenta l'approvazione della delibera d'indirizzo.
"Un'approvazione frutto di un'attenta e approfondita analisi da parte dei professionisti coinvolti, della parte amministrativa e di quella politica della documentazione protocollata a marzo di quest’anno. Mentre la bonifica dell'area è in fase di ultimazione, e con essa la predisposizione del terreno per le piantumazioni che daranno vita al vasto parco, Saronno città dei beni comuni potrà quindi ora lavorare parallelamente alle fasi successive del progetto, necessarie e oggi possibili dopo questo importante passaggio amministrativo".
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SARONNO - "Il progetto per l'uso temporaneo dell'ex Isotta Fraschini è stato ritirato perchè la proprietà, la Saronno città dei Beni Comuni si è impegnata a presentare entro la fine del 2022, quindi entro una settimana, un nuovo progetto più completo che non riguarda solo quella piccola parte dell'area dismessa ma anche l'area confinante del deposito delle Ferrovinord e anche l'area di Saronno Sud. Un progetto a cui parteciperà anche Ferrovienord".
Così il sindaco Augusto Airoldi ha commentato la notizia arrivata ieri dalla Saronno Beni Comuni del ritiro del progetto per l'uso temporaneo.
Il sindaco si è detto ottimista: "Sono certo che mantenendo la parola la proprietà presenterà un progetto più complessivo entro la fine dell'anno quindi settimana prossima". E ancora: "Non c'è nessun abbandono perchè c'è questo impegno di presentare questo nuovo progetto. E' un grande passo avanti che dovrebbe dare finalmente la possibilità all'Amministrazione di capire cosa si farà nell'area così da attestare anche la pubblica utilità del progetto. Quello che vuole il comune dal progetto è la ricucitura con il quartiere Matteotti, l'eliminazione della frattura creata dal fascio di binari della ferrovia e il grande parco. Sono stati fatti dei significativi passi avanti e nei primi giorni del 2023 si inizierà a lavorare". Ipotizzando le tempistiche il sindaco parla di un "progetto definitivo nel 2023 e di un avvio dei lavori nel 2024".
Nel suo intervento il sindaco Augusto Airoldi rassicura sull'arrivo di Brera a Saronno. Parla anche dell'incontro con la presidente Livia Pomodoro: "L'avevo annunciato in conferenza stampa e si è tenuto. L'accoglienza è stata davvero calorosa. La professoressa Podomoro ha confermato la presenza di Brera a Saronno ed ha detto che vorrebbe fosse uno dei successi del suo mandato".
Airoldi fa il punto anche sulle bonifiche: "Si è completata la fase del campo prova. Ora la Provincia ha chiesto un approfondimetno su quanto consegnato dalla proprietà a cui sono certo Saronno Beni comuni risponderà a breve. Non solo. Per accellerare i lavori gli uffici hanno già rilasciato il permesso di accantieramente autorizzando l'installazione del cantiere che credo stia per partire",
Ma come si è arrivati al ritiro del progetto per l'uso temporaneo? "C'è stato l'incontro del tavolo tecnico ed è stato in quella sede che i tecnici della proprietà e quella della società hanno convenuto su una soluzione di cui si era già parlat. Ossia su come l'uso temporaneo non fosse lo strumento più adatto. La normativa, e non l'amministrazione o gli uffici, richiede che vengano rispettate una serie di norme per cui una fidejussione in modo che tutte le opere possano essere smontate. Se si sommano i costi del progetto per quelli per uso temporaneo si superano i 30 milioni e con la proprietà si è convenuto che non era la strada da seguire.
"Era anche difficile sostenere in consiglio comunale - conclude Airoldi - che l'uso sarebbe stato solo temporaneo. Meglio è la presentazione di questo nuovo progetto complessivo tramite un piano integrato di intervento. Immagino anzi sono certo che entro il 31 dicembre Saronno città dei beni comuni e Ferrovienord milano presenteranno il progetto da sottoporre alle parte, all'amministrazione e al consiglio comunale".
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SARONNO - Sono ora definiti nel dettaglio i destini dell'area dismessa della ex Isotta Fraschini: 121 mila metri quadrati la cui destinazione è descritta nel piano di rigenerazione urbana. Il progetto è stato reso noto sul sito dedicato al progetto.
Sono quattro gli aspetti principali su cui il master plan si concentra: tra tutti, spicca l'idea del polo universitario, con aule di formazioni e spazi espositivi aperti agli enti universitari. Accanto a questo progetto, non mancano i già annunciati spazi che saranno dedicati all'Accademia di Brera, con laboratori e sale per le mostre. Completano il quadro altre aree museali, che potrebbero coinvolgere il sorgere di un probabile Museo della Isotta Fraschini, e un vasto parco cittadino.
"Il progetto di riqualificazione - scrive Vivaio Saronno, il progetto di comunicazione che accompagna la riqualificazione dell'area - parte dalla volontà di trasformare il gesto di cesura, operato dai binari e dall’impraticabilità dell’area dismessa, in un nuovo collegamento che lavora contemporaneamente a due scale diverse: da un lato la dimensione umana e cittadina, dall’altro il sistema metropolitano di Milano. Il progetto descritto ha come presupposto la bonifica dell’intera Area. Particolare attenzione è stata posta al rispetto dei criteri di compatibilità ambientale, con la finalità esplicita di rendere il terreno pienamente conforme alle funzioni di previsto insediamento."
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