Lega Nord sui profughi: “Non faremo come Vimercate!”
LAZZATE – “Nel feudo brianzolo del Pd, Vimercate, si stanno moltiplicando le presenze di ospiti stranieri; tutti sono ufficialmente “bollinati” come profughi, ovvero gente che in linea teorica dovrebbe scappare da guerre o da persecuzioni. Poi scopri facilmente che sono tutti giovanotti grandi e virulenti, che probabilmente hanno semplicemente acquistato un salato biglietto, con la speranza di trovar “fortuna” in Italia”.
Lo dice Andrea Monti, esponente della Lega Nord, assessore a Lazzate e capogruppo leghista in consiglio provinciale.
Ora, come se non bastasse, il sindaco annuncia addirittura che metterà a disposizione degli immigrati anche le case di proprietà del comune. Ma nella Vimercate che noi abbiamo in mente non saranno certo i presunti profughi a venir ospitati in palazzine di pregio, o nelle case pagate con i soldi dei contribuenti, non fosse altro che per il rispetto che si deve a quei cittadini di Vimercate che per vivere nei medesimi appartamenti si stanno svenando con pesanti mutui o pagando affitti salati. Capite bene, oggi Vimercate è manna dal cielo per questi ragazzotti condannati all’ozio perenne a spese del contribuente. Ed intanto i cittadini pagano il conto e si beccano i disagi, mentre ci tocca pure leggere il sindaco Paolo Brambilla che si mena vanto di questa presunta accoglienza.
Sarebbe interessante sapere quali garanzie abbia richiesto, il sindaco, alla Prefettura, visto che si stanno moltiplicano i casi, sia in Italia che in Europa, di richiedenti asilo che circolano con documenti falsi, talvolta essendo pregiudicati già condannati in Italia, o peggio terroristi pronti ad entrare in azione. Forse il sindaco farebbe meglio a preoccuparsi per la sicurezza. Insomma, ormai la Vimercate del Pd è una città a misura di straniero: ospitati, mantenuti e coccolati a spese dei cittadini, come se avessero una non meglio precisata priorità rispetto all’aiuto che andrebbe prestato a tutti quelli in difficoltà. Per fortuna a breve ci saranno le elezioni e se soffiate forte il vento può davvero cambiare.
06022016