Identificati i membri della baby gang che rapinava gli studenti del liceo GB Grassi
Ma andiamo con ordine tutto è iniziato il 3 maggio 2011 quando un saronnese di 16 anni come ogni mattina stava percorrendo in bici il sottopassaggio per raggiungere il liceo scientifico Gb Grassi. Prima della fine del tunnel viene costretto a fermarsi da tre coetanei tutti stranieri. Il gruppo lo ha bloccato, minacciato e lo ha costretto a consegnare il telefono Nokia. Nei giorni seguenti sempre nelle stesso punto, sempre tre stranieri, se la prendono con un 18enne di Lazzate e con una coetanea di Saronno. Fortunatamente entrambi sono riusciti ad evitare i bulli e ad arrivare a scuola senza problemi.
Visto il ripetersi dei preoccupanti episodi i militari hanno iniziato a realizzare una serie di appostamenti nel sottopassaggio identificando i giovani che transitavano lungo il percorso ciclopedonale. Una presenza che nel giro di pochi giorni ha scoraggiato la banda che non ha più importunato nessuno.
Ma non solo. Partendo dal cellulare rubato, con un’analisi dei tabulati i tutori dell’ordine hanno scoperto che dopo il furto il telefonino era stato utilizzato con una sim intestata ad una 19enne residente a Turate. Perquisendo a casa della ragazza, di origine domenicana, hanno trovato il telefono ed anche il cugino 16enne che vive con lei e che è stato, con un confronto fotografico riconosciuto come uno degli autori della rapina andata a buon fine. Inoltre la ragazza ha spiegato di aver avuto il telefono cellulare per 100 euro da un saronnese di 18 anni che a sua volta l’aveva avuto da un equadoregno di 16 anni che, grazie alle indagini, i carabinieri sono riusciti ad identificare come uno degli autori della prima rapina.
Ricapitolando i militari hanno denunciato i due 16enni, l’equadoriano e il domenicano, per la rapina messa a segno e per una delle due fallite e la cugina di 19 anni e il saronnese di 18 per la ricettazione del telefono. Le indagini sono però ancora in corso perchè secondo le testimonianze delle vittime la baby gang era formata almeno da tre stranieri ad ogni colpo e non si esclude che nelle prossime ore possano essere trovati altri complici.