Lara Comi visita il carcere: “Situazione migliorata ma non basta”
15 Novembre 2013

SARONNO – “La condizione del carcere di Busto Arsizio è nettamente migliorata e ci sono i pre-requisiti per risolvere il sovraffollamento entro maggio 2014 come ci impone la sentenza della Corte di Strasburgo. Ma se vogliamo uscire da questa situazione dobbiamo intervenire su una delle cause strutturali che creano certe criticità ovvero la carcerazione preventiva. In Italia su 64 mila detenuti ben 24 mila sono in attesa di giudizio. Dal momento che il 40 per cento di loro, secondo i dati, risulterà poi innocente dopo i tre gradi di giudizio, noi stiamo creando una doppio problema, tenendo in carcere degli innocenti. Senza dimenticare che ogni detenuto costa 116 euro al giorno. Tutto questo è assurdo. Nel carcere di Busto ho parlato con un italiano: è in attesa di giudizio da 20 mesi. E il paradosso è che spesso queste attese sono poi più lunghe dell’eventuale condanna”.
Lo afferma il coordinatore provinciale del Pdl di Varese ed europarlamentare Lara Comi, saronnese, che oggi ha fatto visita alla casa circondariale di Busto Arsizio, al quale anche Saronno fa riferimento, accompagnato dal direttore Orazio Sorrentini. A causa del sovraffollamento nel gennaio scorso la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per trattamento inumano e degradante su ricorso presentato da 7 detenuti nelle carceri di Busto Arsizio e di Piacenza.
“Su 64 mila detenuti nelle carceri italiane – sottolinea Comi – 22 mila sono stranieri ovvero uno su tre. A Busto il 60 per cento degli extracomunitari è poi è clandestino. Per ridurre il sovraffollamento occorre allora che i detenuti vengano agevolati a scontare la pena nei luoghi di provenienza, che è poi quello che loro stessi chiedono. Da questo punto di vista è importante che l’Europa si attivi sostenendo questa politica a partire dai detenuti di Paesi comunitari, ma anche extracomunitari attraverso la stipula di accordi bilaterali”.
“Ringrazio il direttore Sorrentini per questa mia nuova visita – conclude Comi – Devo dire che ho trovato all’interno del carcere molta umanità e solidarietà tra i detenuti e la stessa polizia penitenziaria. Tutto questo è molto bello”.
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Commenti
Carceri sovraffollate? Perché l’Italia non rimpatria gli stranieri. Nonostante la legge che il nostro Paese ha sottoscritto. Mentre ancora si parla di indulto e amnistia, l’Italia spende un miliardo all’anno per tenere nelle patrie galere detenuti stranieri che in buona parte potrebbero scontare la pena nei loro paesi d’origine. Gli accordi per lo scambio ci sono, multi e bilaterali, stretti con quasi tutti i Paesi del mondo. Ma nessuno incentiva questo strumento per svuotare le carceri e i detenuti trasferiti, alla fine, sono così pochi che non
Nelle celle italiane, si conta un terzo della popolazione carceraria. Tanti, troppi. E ci sarebbero motivi di mera convenienza, oltre che di civiltà, per incentivare a diminuirne il numero.
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Il costo medio per detenuto calcolato dicono sia di 124,6 euro al giorno. Se poi si moltiplica il costo unitario per i 12000 detenuti stranieri che scontano una condanna già definitiva, i soli sui quali può ricadere l’ipotesi di un trasferimento…la cifra è esorbitante.
Il paradosso è che incentivare lo scambio e la detenzione all’estero non sarebbe una politica di destra o di sinistra ma di buona amministrazione, per di più ancorata e supportata nella sua applicazione da convenzioni e accordi. Con alcune bizzarrie e illogicità di fondo, però. L’Italia, ha aderito alla convenzione di Strasburgo dell’83 insieme a altri Paesi ma non con quelli che più pesano sul conto delle carceri.
sempre concreta e attenta Brava
Dov’era il sindaco i partiti tutti quando Comi chiedeva il ripristino della LEGALITA’ ?????
https://ilsaronno.it/?p=17149
Da oltre un anno Comi chiede con ogni mezzo-lettere pubbliche – ordine in citta’ : il sindaco come la lega (tace ancora il Pd) si svegliano dal torpore solo ora ….
Aggiungerei che il Saronnese e’ una “fonte” primaria di detenuti per quel carcere: Lara Comi bisogna chiedere piu’ forze dell’ordine a Saronno, grazie!