Lara Comi: il tweetstorm per i marò diventa una tempesta “saronnese”
SARONNO – Sono stati oltre 20 mila i tweet di solidarietà ai marò italiani bloccati in India: l’iniziativa, che ha avuto fra le sue promotrici l’europarlamentare saronnese Lara Comi di Forza Italia, si è concretizzata la sera di Natale, dalle 21, con un “tweetstorm”, una ondata di messaggi di auguri per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, ed anche per sollecitare il Governo italiano a trovare una rapida soluzione all’impasse internazionale che vede coinvolti i due marò, fermati mentre erano impegnati in un servizio di scorta ad una petroliera italiana ed accusati di avere fatto fuoco contro un peschereccio; eventualità negata da loro e dall’intero equipaggio della nave italiana.
Accanto a Lara Comi, a “mettere mano” ai tweet, tantissimi saronnesi e anche ex saronnesi come ad esempio il profilo twittr Lorliga e c’è stato anche un messaggio da parte del misterioso Isaronno, la “gola profonda” delle vicende politiche locali; per una iniziativa che si è rapidamente estesa ovunque, coinvolgendo tante personalità del mondo politico e sociale italiano, compresi gli ex ministri Ignazio La Russa e Giulio Terzi.
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Commenti
Italiani i marò, italiana Sonia Gandhi, a capo del partito del Congresso, che rischia di essere sconfitta in primavera dopo aver subito negli ultimi tempi altri tracolli elettorali.
Ottima l’iniziativa per tenere sempre i fari puntati sulla questione
Lara Comi Sindaco ???????? Condivido
Brava Lara Comi sindaca subito a Saronno nel 2015.
In india se uccidi qualcuno per dispute sulla terra ti condannano ad un anno di carcere…siamo proprio sicuri che la vicenda dei marò sia come viene raccontata?…servirebbe un avvocato indiano…
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io penso che ci sia stata grande responsabilità e superficialità non solo dell’armatore ma anche di chi allora era ministro …
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vorrei capire come si fa ad essere responsabili e superficiali allo stesso tempo!…sveglia!!!
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mi sembra di ricordare che Terzi fosse ministro del governo Monti e che si sia dimesso perchè non voleva che i marò ritornassero in India… senza rispettare così la parola data…… onore ad Attilio Regolo
Le elezioni politiche in India in programma a maggio potrebbero influire sul caso dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.Per questo è necessaria anche da parte di noi cittadini una costante attenzione al caso e una costante azione di visibilità.
l nostro Paese, i suoi governanti, da ultimo l’insulsa supponente esperienza del governo M.ha abdicato ad ogni valore; cancellato dal lessico nazionale la parola onore. Con queste premesse due Italiani con la divisa dei Marò, lasciati nelle mani di un Paese straniero, anzi, riconsegnati come si fa tra compari con la refurtiva, rappresentano, nella contabilità del governo né più né meno che un numero.
Questa è la seconda volta (r la prima fu un grande successo) che ci si organizza per dare un segno di vicinanza e solidarietà ai nostri fucilieri di marina bloccati in India. L’intento dei tweet è quello di far sentire la vicinanza ai nostri ragazzi per le festività natalizie.
Grazie grazie
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Successone direi…
Grazie Comi e grazie a tutti gli addetti alla segreteria politica di Comi che si esaltano per il trionfo ottenuto.
grandeeeeeeeeeeeee
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Ben detto e ben fatto, On Comi.
Di fronte ad un governo distratto, li salutiamo noi che ci ostiniamo a non dimenticarli, insieme a un popolo vario ed eterogeneo che si ritrova su Facebook e su Twitter,.
Vedremo se qualcuno si sveglierà quando saranno condannati.
Sento dire e leggo di non disturbare il manovratore che forse sono colpevoli o che poi chi vorrà aprire il dossier lo farà; roba da diplomazia segreta di terza classe.
Di quali dossier parla la Bonino? Apriamoli, sarebbe ora.-
Aggiungo
Mi sono incomprensibili:
-l’accondiscendenza al rientro in acque territoriali indiane e l’ autorizzazione all’approdo della petroliera italiana nel porto indiano, -la consegna dei due militari alla Polizia di uno Stato Federale e non centrale
– la mancata rivalsa per le comunicazioni ingannevoli della Guardia Costiera del Kerala in assoluto dispregio del Diritto Marittimo
– la mancata garanzia di una attività di interpretariato non affidata nella prima fase ad interpreti accreditati presso la Sede diplomatica italiana di Delhi
– la consegna di armi ed equipaggiamento militare ad uno Stato Terzo
– il mancato avvio di un Arbitrato Internazionale.
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