Grassi, Pd: “La Provincia di Galli è miope, la riduzione del liceo è un torto alla città”
Ecco la nota di Licata
É notizia recente l’intenzione del commissario dell’ormai deposta provincia di Varese, Dario Galli, di non corrispondere più la quota di affitto della sede staccata del Liceo Scientifico GB Grassi di Saronno. La cosa, oltre a lasciarci perplessi, ci preoccupa molto.
Ci preoccupa assistere all’ennesimo episodio di taglio lineare. La logica della cassa spinge a sforbiciare voci di costo senza porsi interrogativi su quello che si sta tagliando e sulle ripercussioni che questi tagli hanno all’interno di una comunità. Ci preoccupa ancora di più recepire che per qualcuno un liceo con 60 anni di storia, elité nell’istruzione non solo a livello provinciale ma regionale, riconosciuto per i risultati che i propri studenti raggiungono successivamente nelle sedi universitarie, sia visto solo come 150.000 euro da tagliare. La cultura, la formazione, l’istruzione hanno un valore ben più alto.
I licei sono luoghi dove si formano le coscienze e le persone e dove si preparano le classi dirigenti del futuro: non possono essere valutati solo come costo. Vorremmo che fossero stimati correttamente, per il loro immenso valore aggiunto.
Rimaniamo attoniti, quando la soluzione proposta è quella della riduzione del numero degli studenti e soprattutto quando, per operare tale riduzione, si utilizza la logica di cortile, o di campanile, della residenza nella provincia di Varese.
Come si può individuare tale criterio per un liceo che ha un bacino di utenza storicamente sovraprovinciale,con a distanza di una manciata di chilometri comuni come Cogliate, Ceriano Laghetto, Misinto (MB), Rovellasca, Rovello e Turate (Co) e Solaro, Cesate e Garbagnate (Mi).
La miopia di questa scelta rischia di avere pesanti ripercussioni sull’offerta formativa del nostro GB Grassi e sul piano occupazionale visto che la riduzione del numero degli studenti implica immediatamente una riduzione del personale.
Ci impegneremo a tutti i livelli, cittadino, regionale e nazionale coinvolgendo tutti gli interlocutori possibili, politici ed istituzionali, per scongiurare quello che sarebbe un grave torto fatto innanzi tutto agli studenti ed alle loro famiglie, ma anche alla città di Saronno, che si vedrebbe privata una parte della sua ricchezza.
05022014