Happy end per l’asilo San Giuseppe? Le Orsoline offrono due aule
SARONNO – Una buona notizia per le mamme e i papà che hanno i piccoli che frequentano la scuola materna di via San Giuseppe: l’Istituto Orsoline ha comunicato ieri, con una lettera inviata in Municipio, l’intenzione di mettere a disposizione del Comune le aule necessarie a far finire il ciclo scolastico ai bimbi che hanno già iniziato l’asilo nella scuola comunale.
Qualche settimana fa è arrivata la notizia dell’indisponibilità delle aule all’interno dell’Istituto Orsoline per la scuola materna comunale per il prossimo anno scolastico. Tanti i problemi che hanno portato a questa situazione da un contratto di locazione che non era mai stato ratificato dal Comune alla necessità dell’istituzione scolastica di utilizzare le tre aule attualmente dedicate alla scuola materna per l’attivazione di un nuovo corso professionale che prenderà avvio proprio nell’anno scolastico 2014/2015. Tra le possibilità avanzate dal Comune c’era quella di spostare le classi alla scuola materna di via Cavour o negli spazi dell’ex nido la Mongolfiera situato in via Verdi. Non sono però arrivate certezze sul futuro della materna e tra i genitori è cresciuta la preoccupazione per la prospettiva di un trasferimento nell’asilo di via Marzorati che non è certo a distanza pedonale dall’attuale sede in via San Giuseppe. Si è parlato anche della richiesta di creare una nuova scuola materna statale che però avrebbe sede nel quartiere Matteotti dall’altra parte di Saronno.
“Abbiamo percepito la difficoltà delle famiglie e la preoccupazione delle mamme e dei papà che vediamo ogni giorno – ha spiegato Enzo Volontè, consigliere dell’istituto dove lunedì sera si è tenuta una riunione dedicata ai genitori – e quindi ci siamo rimboccati le maniche per cercare di trovare una soluzione”.
In sostanza le Orsoline hanno deciso di continuare a mettere a disposizione del Comune due aule che potranno comodamente ospitare i piccoli che già frequentano la scuola, ossia quelli che l’anno prossimo avranno 4 e 5 anni: ”Una disponibilità che manterremo per un biennio in modo che anche i bimbi che hanno iniziato a frequentare la materna quest’anno possano completare il ciclo nella stessa struttura senza scombussolare i ritmi delle famiglie”. Una decisione non indolore per la struttura: ”Ci sarà da stringersi e sopportare qualche disagio logistico – ha concluso il rettore suor Maria Luisa Rolando prima di un lungo applauso dei genitori – ma non potevano lasciare inascoltate le preoccupazione di una novantina di famiglie”.
26022014
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Commenti
Mi chiedo come l’Amministrazione comunale pensi di dare risposta a oltre 70 famiglie che usufruivano della scuola d’infanzia COMUNALE in affitto presso le Suore Orsoline. Dove saranno collocate le domande di queste 70 famiglie che risiedono in zona centro? A questa domanda non è mai stata data risposta. L’attuale amministrazione sta gestendo molto male il discorso scolastico della città, pensando a interessi di parte. Quando le 70 famiglie della materna delle Orsoline, le 30 della media Bascapè che restano escluse NON VOTERANNO più questo sindaco e la sua coalizione, forse si sveglieranno. Saronno deve solo vergognarsi di come sta gestendo le scuole! Le suore hanno risposto a un diritto sacrosanto di proseguire per chi già aveva iniziato. Ma il Comune dove è? Cosa sta facendo????
“…ex nido la Mongolfiera” ?? ma per favore….controllate e rettificate, please
Solo per quelli già iscritti??!!!!! … vera “Carità cristiana” quindi … ( povero Papa Francesco! ) e accoglienza per tutti … il Sindaco deve trovare i soldi e le Orsoline non devono rinunciare al profitto???? .. un ente religioso non dovrebbe collaborare a 360° in un momento di crisi sociale??? … mahhh
ma quale happy end? le Orsoline assicurano solo che i bimbi già scritti finiscano la scuola materna (ci mancherebbe altro !!), ma immagino non accetino più iscrizioni e quindi è come se fosse chiusa
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Quoto. Non c’è alcun happy end, ma una brutta fine per l’asilo delle Orsoline. E meno male che Saronno era la città dei bambini ed il sindaco Porro è il difensore ONU dei bambini… siamo a posto…
… nessun commento
Sono esenti dall’Imu le scuole della Chiesa che ”svolgono le proprie attività secondo modalità completamente e propriamente non commerciali”.La definizione più dettagliata della norma relativa all’Imu sugli edifici della Chiesa, è demandata a un successivo decreto del Mef. Tuttavia ”appare del tutto ragionevole considerare strettamente necessari” alcuni parametri, affinché gli istituti scolastici ottengano l’esenzione dal pagamento dell’imposta. In particolare ”l’attività paritaria, rispetto a quella statale è valutata positivamente se il servizio effettivamente presentato è assimilabile a quello pubblico, sotto il profilo dei programmi di studio e delle rilevanza sociale, dell’accoglienza di alunni con disabilità, nell’applicazione della contrattazione collettiva del personale docente e non docente”. Inoltre il servizio dovrà essere le aperto a tutti i cittadini alle stesse condizioni;modalità di un’eventuale selezione all’ingresso o successiva esclusione, correlate al rendimento scolastico devono essere regolate da norme non discriminatorie, anche con riferimento ai contributi chiesti a famiglie”…
E lei Francesco è sicurissimo di quale delle due cose???? io non lo so …se fosse TOTALMENTE PARITARIA NON LO DOVREBBE PAGARE ! SE NON LO è …E” corretto che Paghi…. (ma allora non è un servizio per tutti!) dica LEI che sa tutto mi pare… per me era un semplice quesito da cittadino che paga le sue tasse e vuole sapere come vengono usati i suoi denari….grazie della informazione se la possiede.
buona giornata
Vedo che la disponibiltà è al solito ricambiata (da alcuni) solo col dileggio. Non importa.
Vedremo se in questi due anni l’amministrazione riuscirà a programmare una soluzione consona.
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La Porro & Co.(-1) è davvero impossibile che ci riesca: speriamo nella nuova Amministrazione di centro-destra….. Se ci si mette Volontè con Saronno al Centro è già cosa fatta!
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Certo certo, cosa fatta, come alle scorse elezioni.
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I soldi ci sono per i profughi. Le case ci sono solo per i profughi. Giusto: le famiglie che lavorano si arrangino sembra dire Porro. Grazie Porro come sempre per favorire gli ultimi arrivati a discapito dei cittadini saronnesi. I bambini del nido li accogli a casa tua?
grande esempio già per il Comune per cui non pagano mi pare IMU no?…..
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e lei, Anonimo, è chiaramente sicurissimo che non paghino l’IMU, giusto?
è un fabbricato scolastico e non edificio di culto: paga l’IMU.
GRANDE ESEMPIO DI CIVILTA’, OSPITALITA’ E DISPONIBILITA’ VERSO IL PROSSIMO, COME SEMPRE, DA PARTE DELLE ORSOLINE!!!