False revisioni: guai in vista per 2 mila automobilisti?
SARONNO – Non dovranno subire conseguenze penali ma potrebbero dover rifare, a proprie spese, la revisione dell’auto i 2 mila automobilisti che si sono rivolti alle quindici officine coinvolte nel giro delle false revisioni partite dal centro di Mozzate e scoperto dai carabinieri di Saronno.
Andiamo con ordine: martedì scorso i militari del comando di via Manzoni hanno dato vita alla maxi operazione “San Marco” che ha permesso, con 35 misure cautelari (di cui 23 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 7 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) e 50 perquisizioni, di sgominare una banda criminale che agiva a 360 gradi dalle estorsioni alla droga, dalla prostituzione ai furti.
Tra gli altri risultati delle indagini, durate tre anni, i carabinieri hanno ricostruito un giro di false revisioni che aveva il proprio fulcro proprio nel centro di revisioni mozzatese. In sostanza il boss dell’organizzazione obbligava una quindicina di officine a rivolgersi all’attività compiacente. Qui però le auto non arrivavano mai: venivano portati solo i libretti che venivano compilati e timbrati senza nessun controllo sulle vetture. Il boss prendeva il 20% per ogni revisione mentre il centro revisioni tratteneva il 5%.
Ora la compagnia di Saronno ha inviato un’informativa, con gli elenchi delle auto che sono state revisionate per finta, al Ministero dei Trasporti. I militari non hanno preso provvedimenti a carico degli automobilisti, ignari delle false revisioni tanto da pagare tutto il dovuto anche se i controlli non erano eseguiti, ma la Motorizzazione civile potrebbe richiamarli tutti perchè le verifiche vengano ripetute. Per conoscere l’epilogo della vicenda agli automobilisti non resta che aspettare una missiva dal Ministero dei Trasporti.
17032014
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