Lara Comi pronta alla sfida… della contraffazione
Lo ha affermato oggi la saronnese Lara Comi intervenendo a Milano, alla sede di Confocommercio a una tavola rotonda sul tema “Le scelte difficili delle donne” organizzata da Assomoda.
Sul tema delle donne Comi, europarlamentare di Forza Italia, ha ricordato come la partecipazione alla forza lavoro delle donne in Italia sia tra le più basse dei Paesi Ocse e d’Europa come ha anche recentemente sottolineato la direttrice del Fmi, Christine Lagarde. Lavora in Italia circa una donna su due rispetto a un tasso del 74 per cento dell’Olanda.”Una stima della Banca d’Italia sostiene se raggiungessimo il traguardo fissato dal Trattato di Lisbona, un’occupazione femminile al 60 per cento, il nostro prodotto interno lordo aumenterebbe del 7 per cento”.
L’Europa ha attuato diversi provvedimenti per agevolare la nascita di imprese al femminile visto che le donne rappresentano meno del 35 per cento delle persone a capo di un’attività indipendente. Ha incoraggiato a diventare membri delle locali Camere di commercio, gruppi d’interesse e organizzazioni industriali. Ha attuato una rete europea dei tutor per aiutare chi vuole aprire un’azienda. Ha varato l’Erasmus per giovani imprenditori e imprenditrici. L’anno 2010 ha visto poi l’adozione della direttiva sull’applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un’attività autonoma. Si tratta della prima disposizione a livello di Unione europea che garantisce alle lavoratrici autonome il diritto a un’indennità di maternità. In merito ai fondi Ue il programma Cosme 2014-2020, che si rivolge anche ad aspiranti imprenditori o imprenditrici mette a disposizione circa 2,3 miliardi di euro per prestiti e capitali di rischio. Mentre i fondi per lo Sviluppo regionale, rispetto al quadro pluriennale 2007-2013, saliranno da 70 a 140 miliardi di euro per le piccole e medie imprese. Uno sforzo importante.
Infine per i professionisti Lara Comi ha ricordato l’adozione lo scorso ottobre della direttiva sul mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali per una maggiore mobilità di lavoro:”In Europa si contano circa 800 professioni regolamentate ma oggi solo 7 sono automaticamente riconosciute in tutti i Paesi membri, medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetrici, veterinari e architetti. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la direttiva”.
080414