Primo interrogatorio per il commercialista arrestato
SARONNO – Primo interrogatorio per il commercialista saronnese, con studio nella zona pedonale, arrestato martedì scorso e trasferito nel carcere di Busto Arsizio. L’uomo, del quale la procura non ha ritenuto di divulgare ufficialmente il nominativo, era finito in manette mentre due sue collaboratrici erano state poste ai “domiciliari”. L’accusa è di associazione a delinquere per l’emissione di false fatturazioni.
Il saronnese non si è sottratto alle domande del giudice per le indagini preliminari, Alessandro Chionna: secondo le Fiamme gialle della tenenza di Saronno vi sarebbe stato un “giro” di false fatturazioni a beneficio di una trentina di facoltosi clienti, quasi tutti nella zona (costruttori, medici ed altro) ed ora a loro volta nei guai. Una società inglese avrebbe emesso loro fatture per servizi inesistenti (in tutto si parla di 8 milioni di euro), loro avrebbero bonificato il denaro nel Regno Unito e da lì sarebbe tornato in Svizzera su conti riconducibili ai clienti stessi, il commercialista si sarebbe fatto dare una percentuale.
Fra i beni sequestrati dai finanziari, per un valore di un milione e mezzo di euro, c’è anche un’abitazione in Sardegna.
(foto: un momento della conferenza stampa in procura martedì scorso)
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