Gadda pensa anche alla Costa Concordia
SARONNO – “Il decreto legge Misure urgenti di proroga di “commissari” per il completamento di opere pubbliche di cui sono relatrice alla Camera dei deputati è un provvedimento che assicura la continuità della realizzazione di opere pubbliche necessarie per lo sviluppo del Mezzogiorno e per i cittadini delle aree interessate, anche se ho rimarcato nel mio intervento in aula come la gestione commissariale debba tornare ad essere un’eccezione, e come simili situazioni impongano un ripensamento della normativa sugli appalti pubblici. Il recepimento delle recenti direttive europee in materia di appalti pubblici deve essere occasione per una revisione organica, nella direzione di una corretta semplificazione delle procedure, efficienza e tempi certi di realizzazione, massima efficacia e trasparenza dei controlli”.
A sottolinearlo è Maria Chiara Gadda, deputata del Partito democratico eletta nella circoscrizione e relatrice del decreto legge che dopo essere stato approvato dal Senato è ora in esame della Camera dei deputati.
Il “Decreto legge 73/2014” proroga la gestione commissariale di alcune infrastrutture nel Mezzogiorno – la Galleria Pavoncelli, la Lioni-Grottaminarda e gli impianti di collettamento e depurazione delle acque reflue nella Regione Campania – e prevede la dilazione degli effetti delle ordinanze di protezione civile introdotte per la gestione del relitto del Costa Concordia fino al 31 dicembre del 2014, così come l’istituzione dell’Osservatorio di monitoraggio delle operazioni connesse al progetto di rimozione e recupero proposto dalla Costa Crociere Spa.
Le proroghe a queste gestioni commissariali scongiurano ulteriori ritardi nelle attività relative al completamento di opere fondamentali per le comunità e i territori interessati. La revoca dei poteri dei commissari straordinari rischierebbe di tradursi nel fermo di opere pubbliche ormai in corso di realizzazione pratica e nella conseguente perdita di ingenti finanziamenti, nazionali, regionali ed europei. Un danno che dobbiamo evitare. Le gestioni commissariali attualmente costituiscono uno strumento utile per garantire in tempi rapidi il conseguimento dell’obiettivo prioritario di realizzazione di opere pubbliche strategiche. Questa considerazione, unita ai recenti fatti di cronaca legati ad altre opere pubbliche, impone una riflessione sull’improrogabilità di una revisione organica della normativa degli appalti pubblici che vada nella giusta direzione della semplificazione delle procedure relative ai contratti, con conseguente riduzione del contenzioso, e della massima efficacia e trasparenza del sistema dei controlli. La gestione ordinaria, efficiente nei tempi e nei costi, efficace nei controlli, deve essere la regola.
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