Maria Chiara Gadda (Pd) firma per migliorare la riforma camerale
SARONNO – “Ho presentato insieme a diversi colleghi del Partito Democratico un emendamento al decreto legge “Pubblica amministrazione” affinché la riduzione del 50 per cento degli oneri dovuti dalle imprese verso le Camere di Commercio non scatti dal 1 gennaio 2015, ma sia realizzata in tre anni. Un percorso più graduale, che mantenga fermo l’obiettivo importante per le imprese di riduzione del 50 per cento del diritto, ma che lo rimoduli su un lasso temporale più lungo, al fine di rendere più razionale e mirata la riforma del Sistema camerale”, rimarca Maria Chiara Gadda, parlamentare Pd eletto nella circoscrizione, in merito ad un emendamento presentato durante la Conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2014, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari. La disposizione presentata nel decreto licenziato dal Consiglio dei ministri riduce il bilancio delle Camere di Commercio di oltre un terzo a partire dal 1 gennaio 2015.
Le Camere di Commercio svolgono una funzione importante per il sostegno e lo sviluppo delle economie locali, vista la loro capacità di valorizzare le specifiche caratteristiche territoriali. D’altronde gli obiettivi che il governo si pone con il decreto sono condivisibili, perché è ormai riconosciuta la necessità di una profonda riforma del sistema camerale, che va razionalizzato, reso più efficiente e adeguato alle esigenze di territori e imprese, che si trovano a lavorare in un contesto sempre più complesso e competitivo. Una riforma che dovrà trovare spazio in un’apposita legge delega, che è necessario introdurre presto all’attenzione del Parlamento. L’emendamento che ho presentato, nato da una positiva interlocuzione con i soggetti coinvolti come ad esempio le associazioni imprenditoriali o i sindacati, prevede una riduzione del 30 per cento a partire dal 2015, del 40 per cento nel 2016 e poi del 50 per cento nel 2017. In questo modo ci sarà il tempo opportuno per modulare l’azione di riforma necessaria al sistema camerale, così come le imprese potranno beneficiare di una riduzione dei loro costi senza subire i disagi di una drastica riduzione delle attività messe in campo in loro favore dalle Camere di Commercio. Se l’emendamento sarà approvato si otterranno per il primo anno un risparmio per le imprese pari a 240 milioni di euro, mentre, per i successivi due anni, si avrebbero ulteriori risparmi di 80 milioni di euro per anno. Si tratta di un risparmio rilevante, che tuttavia consentirebbe al sistema camerale di continuare a svolgere i propri compiti a supporto delle imprese.
150714
Lascia un commento
Commenti
Finalmente una proposta sensata, le Camere di Commercio sono tra i pochi Enti a funzionare bene e costare poco….brava Gadda!
Meno male che ci sono ancora deputati che non vogliono sfasciare tutto ma riformare con saggezza! Grazie!
Bravaaaaaa Gadda!!! Oramai la Comi è stata eletta ed è andata in letargo. Ci resta solo la Gadda per le battaglie inutili.
ma lei onorevole in che partito milita ? – la sua è ultrademocrazia che pretende di dare direttive al governo centrale il cui leader massimo è il segretario del suo partito – oppure il suo personale PD è diverso da quello del signor Renzi ? – i rinvii hanno a cuore solo la conservazione