Corso Italia: il Libraccio al posto dell’ex Bono
SARONNO – Babbo Natale ha portato un regalo in anticipo a Saronno i locali della storica libreria Bono, che ha chiuso i battenti qualche mese fa, continueranno ad essere dedicati alla lettura con l’arrivo in città di “Libraccio”.
Attualmente la catena è presente in 6 regioni, 19 città con 31 punti vendita a cui si aggiunge quello saronnese che occuperà gli spazi in corso Italia 119. Era il 1979 quando un gruppo di ragazzi, allora ventenni o poco più, ebbe l’idea di fondare un’ attività continuativa sullo scambio dei libri scolastici usati, ispirandosi ai mercatini politici del libro nati negli anni ‘70. L’idea vincente è stata certamente quella di coordinare la compravendita di libri usati nell’interesse di studenti e lettori; il progetto che ha fatto conoscere ed apprezzare Libraccio come una catena di librerie veramente “diversa”: giovane, dinamica, disponibile, dove ci si sente subito a proprio agio, senza inutili formalità. Un’idea di successo, sostenuta e difesa con entusiasmo ed ottime ragioni, che ha consentito di entrare in sintonia con il pubblico e trovare la forza necessaria per un significativo sviluppo. Col passare degli anni hanno esteso il loro interesse ai libri non solo scolastici e non solo usati, fino a diventare oggi un’attività che genera un giro d’affari annuo di oltre 100 milioni di euro impiegando circa 300 dipendenti.
Il progetto di ristrutturazione conservativa è stato realizzato dall’architettoAndrea Bonessa di Milano, mentre il progetto grafico è stato curato da Rossettidesign di Milano. Libraccio di Saronno avrà una superficie di 250 metri quadri su due piani dove si potrà trovare davvero un po’ di tutto: libri, video, cartoleria e gadget. A raccontare il nuovo punto vendita bastano i numeri oltre 80.000 volumi di varia tra novità e catalogo, oltre 20.000 volumi di libri scolastici nuovi e usati, oltre 5.000 dvd.
L’arrivo dell’insegna “Il Libraccio” in corso Italia non è certo passata inosservata tanto che sono già moltissimi i saronnesi che hanno dato il benvenuto alla nuova catena con post sui social network. Apprezzata la destinazione culturale degli spazi dell’ex libreria Bono la cui chiusura ha fatto molto clamore in città.
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(foto per gentile concessione di Gian Paolo Terrone)
06122014