Scippatore prende a pugni due vittime: fermato in stazione
Protagonista di questa vicenda un tunisino 34enne tossicodipendente e noto alle forze dell’ordine. Tutto è iniziato sabato quando ha preso di mira una lazzatese di 39 anni appena uscita da una pizzeria con due amiche. Era mezzanotte e le tre donne stavano camminando lungo via Monte Santo. L’uomo, a piedi, si è avvicinato furtivamente ed ha tentato di strappare la borsa alla sua vittima. La donna ha opposto resistenza e così sono iniziate le minacce e gli strattoni. Visto che la 39enne continuava a trattenere la cinghia l’uomo ha preso la torcia che aveva in tasca e l’ha colpita alla testa. Sanguinante la lazzatese ha mollato la presa e l’aggressore è scappato via.
Ai carabinieri arrivati sul posto le due amiche hanno formato una dettagliata descrizione dell’aggressore mentre la vittima decisamente provata è stata accompagnata al pronto soccorso dove le è stata medicata la ferita giudicata guaribile in 9 giorni.
Domenica alle 16,30 un secondo scippo con aggressione questa volta nel sottopassaggio della stazione: ad essere presa di mira una romena di 60 anni. La donna scesa da un treno della linea S9 al nuovo binario tronco ha chiesto al capotreno dove dovesse andare per prendere il convoglio per Busto Arsizio. Lo straniero l’ha sentito e l’ha seguita nel sottopassaggio e qui le ha strappato la borsa colpendola con tre pugni. La donna soccorsa dal personale ferroviario è stata accompagnata al pronto soccorso da dove è stata dimessa con una prognosi di 6 giorni.
I carabinieri hanno subito recuperato le immagini della videosorveglianza dello scippo da cui hanno recuperato anche un fotogramma in cui si vedeva nitidamente il volto e l’abbigliamento dello straniero. Lunedì mattina la pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile ha notato, durante un servizio in stazione, lo straniero che per altro era ancora vestito come al momento dei due colpi. Indossava lo stesso cappellino con la bandiera americana e le scarpe da ginnastica nere con la scuola bianca. Quando i carabinieri l’hanno fermato non ha opposto resistenza e li ha seguiti in caserma. Qui inizialmente ha cercato di negare ogni addebito ma poi ha capitolato vedendo le immagini della videosorveglienza del secondo scippo. E’ stato riconoscuto anche dalle amiche della vittima del primo episodio.
L’accusa a suo carico, al momento si trova al carcere di Busto Arsizio, è di rapina aggravata e continuata. Misero il suo bottino: 50 euro nella prima borsa e 10 nella seconda.
Le indagini continuano per cercare di capire se l’uomo sia colpevole di altri episodi da qui l’appello ad eventuali vittime di mettersi in contattato con le forze dell’ordine.
03022015