Sel replica al Pd: “Volete governare ad ogni costo. A Roma come a Saronno”
SARONNO – Durissima replica politica di Sel alle parole del Pd che aveva criticato le motivazioni addotte dal partito per scendere in campo con la propria lista a sostegno della candidatura di Marco Pozzi.
“Il Pd in Liguria – si legge nella nota inviata nelle ultime ore – sceglie di candidare Paita e con lei coopta buona parte del ceto politico di Fi. Cofferati e parte dei dirigenti locali del Pd lasciano il Pd e sostengono Pastorino, sindaco ex Pd di Bogliasco. In Sicilia coopta un po’ ovunque ceto politico di Forza Italia, ad Agrigento, candidato sindaco un esponente di Forza Italia. Nella nostra regione a Voghera e a Lecco il Pd rompe le coalizioni di centro sinistra per potersi accordare con il centro destra; a Luino candida l’ex vicesindaco leghista.
Nelle ultime elezioni provinciali di Varese, quelle in cui, grazie alla legge Del Rio, si sono mantenute le provincie pur evitando che fossero i cittadini a sceglierne il governo, prima ha cercato il listone unico con Fi e Ncd, poi spinto dalle liste civiche e da Sel, sceglie una coalizione di centrosinistra.
Ma appena eletto il presidente si accorda con i fedelissimi di Cattaneo (Cl), nominandone uno vicepresidente…
A Saronno il PD rifiuta le primarie di coalizione, chieste anche dal suo interno e sceglie di rompere la coalizione di centro sinistra Cosa dovremmo e aspettarci? Questi sono fatti e non “illazioni prive di fondamento e insulti”.
Il tempo dirà quanto fondamento abbiano”.
In queste ore il segretario del PD, Renzi, sta ponendo la fiducia, su quella che doveva essere la legge più condivisa insieme alle riforme Costituzionali, blindando di fatto il parlamento.
Il quadro generale che se ne trae, nel paese come a Saronno, è di una “notte della democrazia”, dove aleggia l’idea del “partito della Nazione” fatto per occupare “poltrone”, dove la politica non è più rappresentare le opinioni e gli interessi diversi e confrontarli ma garantire, anche a scapito delle “forme democratiche”, la sopravvivenza di un ceto politico ed i soliti poteri. Dove ciò che conta è governare a qualsiasi costo e non “per quale progetto e in difesa di chi”, a Roma come a Saronno. Il PD si assuma le sue responsabilità, noi ci assumiamo quella delle nostre valutazioni. Saronno non è fuori dal mondo e nulla fa sperare che il Pd saronnese si muova su logiche diverse dal Pd renziano. Sel parla di politica, non fa illazioni”.
La nota si conclude con un auspicio: “Ci auguriamo che gli amici del PD di Saronno abbandonino questa strada, ascoltando le voci di chi, nel loro partito, si oppone a questa deriva democratica. “Non voto la fiducia. Non metto la mia firma su questa violenza al Parlamento”. (Roberto Speranza)
“E’ una pagina triste, credo che questa macchia rimarrà indelebile sulla pelle del governo e del Pd. E’ una scelta profondamente sbagliata, indifendibile e servirà una chiara presa di distanza … Non si tratta di votare o non votare la fiducia al governo ma di accettare o no un atto che rappresenta lo stravolgimento degli equilibri democratici e costituzionali” “ (Alfredo D’Attorre deputato PD).
“…Secondo me Renzi non asfalta la minoranza PD, nella betoniera finisce la democrazia, il rapporto diretto tra cittadini ed eletti.” (Pippo Civati deputato PD)
30042015
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Commenti
La democrazia con cui tanti anche qui si sciacquano la bocca non è unanimismo plebiscitario, ad un certo punto si vota e ci si conta, poi chi ha vinto decide e chi ha perso si accoda lavorando per tempi migliori… Mah, forse qualcuno invece pensa che è meglio star fermi a non far niente, tanto i problemi spariranno da soli…. O no?!?!
basta avere sel tra i piedi. meglio andare da soli
Ma basta con ste pagliacciate dei contrasti, tanto finiscono sempre a tarallucci e vino. Siete ridicoli.
Perchè quelle riportate sarebberò pagliacciatre e le sue no? Chi le ha detto che finiscono atarallucci e vino più dein suoi inconcludenti commenti?
destre e sinistre non governeranno a Saronno
Liotta, il numero di parole che usi sarà inversamente proporzionale ai voti che prenderai…
Il comunicato è di SEL… Per nostra abitudine condividiamo.
Personalmente mi stupisce sempre la pochezza di chi pensa la politica solo e comunque in relazione ai numeri…
La maggioranza ha sempre ragione ! Mussolini ne avrebbe avuta da vendere nel 24… Berlusconi un grande statista negli ultimi anni e Renzi (pur nonavendfo mai avuto un consenso elettorale) potrebbe intendersi come un vero capopopolo.
Può darsi che SEL prenda anche pochi voti, ma oltre il consenso, spesso è meglio valutare anche i contenuti le idee e anche le critiche che vengono portate in un confronto e casomai argomenrtare pro o contro queste… Ma ciò vorrebbe un impegno intellettuale che non è da tutti.
Comprendo. La democrazia è fatta di posizioni maggioritarie e minoritarie, tutte al di là dei numeri vanno considerate nel merito delle proposte.