Comitato acqua al prossimo consiglio: “Mantenete la commissione acqua”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Comitato Bene Comune rivolto agli 8 candidati sindaco prima delle elezioni.
“Purtroppo non possiamo che constatare questo: sono passati 4 anni dal referendum che ha sancito la volontà popolare perchè il Servizio Idrico Integrato sia gestito fuori dalle regole del mercato e del profitto e tale esito è rimasto disatteso, anche nella città di Saronno.
Abbiamo assistito, subito dopo il voto popolare, ad un consiglio comunale aperto nel lontano marzo 2012, convocato da 300 cittadini, al termine del quale il comitato saronnese ha presentato una proposta di delibera dove erano individuati tutti i passaggi per ri-pubblicizzare il Servizio Idrico Integrato nella nostra città: conferimento del ramo idrico dalla Saronno Servizi S.p.a. in Lurambiente S.p.a. e trasformazione di quest’ultima in Azienda Speciale. Tutto ciò, in più di tre anni non è stato eseguito, nonostante la proposta di questo comitato sia stata votata a maggioranza nell’Aprile 2012, a seguito dell’assise pubblica.
Se, da una parte, l’Amministrazione Comunale, a livello provinciale, ha cercato quanto meno di resistere all’adesione al gestore unico provinciale, dall’altra, a livello locale, c’è stato il totale immobilismo.
Se la Saronno Servizi S.p.a. avesse promosso, come fatto da Lurambiente S.p.a., un ricorso contro la Provincia di Varese che sanciva la decadenza dei gestori esistenti prima del termine delle convenzioni stipulate con gli Enti locali a cui prestavano servizio, la nostra partecipata avrebbe avuto tutto il tempo di conferire in essa e nonostante tale ricorso sia stato rispinto, avrebbe avuto qualche possibilità di restarci.
Così non è stato fatto, di tempo ne è passato, e grazie agli ultimi provvedimenti legislativi nazionali (Sblocca Italia) la Saronno Servizi S.p.a., molto probabilmente dovrà conferire nel nuovo gestore provinciale (ad oggi non ancora costituito) il proprio ramo idrico.
Tutto questo con il più assordante silenzio da parte delle opposizioni, che se ne sono guardate bene dal sollevare la faccenda, per dare voce almeno a quei 300 cittadini saronnesi, che hanno convocato il consiglio comunale aperto del Marzo 2012.
E come avrebbero potuto farlo?
Le legge regionale modificata nel Dicembre 2010 porta la firma di Formigoni (allora in quota PdL). La Lega dal canto suo (a livello provinciale) ha eseguito fedelmente quanto la Regione stabiliva, senza nemmeno considerare uno straccio di studio di fattibilità per la gestione del Servizio Idrico Integrato attraverso un Ente di diritto pubblico e non con una società “in house”, come più volte proposto anche da questo comitato. E in ultimo, la nuova amministrazione provinciale (PD-NCD-SEL), all’insegna della tanto sbandierata
“discontinuità” in campagna elettorale, procede dritta come un treno sul lascito leghista.
Quando dicevamo che il referendum sull’Acqua era un argomento trasversale evidentemente… non ci sbagliavamo! Fortunamente 27 milioni di italiani ci hanno capito. Chissà se i nuovi amministratori saronnesi capiranno i loro elettori… Ci appelliamo ai nuovi amministratori locali perchè mantengano, anche nella prossima consigliatura, la commissione acqua così determinante per l’informazione ai cittadini (legata soprattutto
alla loro salute come da ultima convocazione) e che vengano promosse in quella sede maggiori pratiche per la partecipazione degli stessi su un argomento di così vitale importanza per tutti i saronnesi.
Perchè si scrive Acqua, ma si legge “sempre” Democrazia.
Comitato del saronnese per l’Acqua Bene
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Commenti
Fantastico altra gente che ha paura di perdere la seggiola regalata dal PD