Indelicato: “La nostra grande vittoria è frutto dell’effetto Titanic”
La vittoria elettorale di domenica 14 giugno non ci stupisce, anche se le sue dimensioni sono state superiori alle attese. Essa a nostro avviso origina da un fattore che vorrei chiamare effetto-titanic.
Tutti sanno che, mentre la colossale nave da crociera s’inabissava lentamente nelle acque dell’Atlantico, l’orchestra di bordo continuava a suonare.
Ecco quello che i cittadini hanno percepito: mentre il Titanic-Saronno affondava, l’orchestra-amministrazione di sinistra si produceva in un’esibizione del tutto fuori contesto, indifferente alla drammatica contingenza.
Nell’ultimo quinquennio, infatti, le iniziative della giunta Porro si sono segnalate per una vistosa indifferenza per le problematiche reali. Ad esempio, mentre i cittadini si preoccupavano per la situazione della delinquenza comune, essa rivolgeva il suo assiduo interesse alle piste ciclabili e ciclo-pedonabili: la scala delle priorità era chiara.
E’ solo, come dicevamo, un esempio. Ma fatto sta che la cittadinanza ha chiaramente percepito questa indifferenza, questo essere altrove, e l’ha punito con una presenza ai seggi numericamente abbastanza rimarchevole (in controtendenza rispetto ad altre località) e con un voto dal significato inequivocabile.
La coalizione di centro destra, a sua volta, si è presentata all’insegna della novità e della compattezza. La novità è di per sé un rischio (chi lascia la strada vecchia per la nuova …) ma diventa un potente fattore di successo quando il cittadino elettore si sente preso in una situazione insostenibile, e vede la propria classe dirigente caratterizzata da una distaccata alterigia.
Quanto alla compattezza di Lega Nord, FdI – AN, Saronno Protagonista e Domà Nunch, essa consiste in un sano realismo scevro da ideologie connesso con una vocazione identitaria: siamo qui per i saronnesi, siamo qui per gli italiani, siamo qui per le famiglie, siamo qui per chi lavora o cerca di farlo. Ecco perché gli elettori ci hanno sentiti vicini.
L’avversario di Alessandro Fagioli, Francesco Licata, coraggioso nell’accettare la sfida dopo gli insuccessi dell’amministrazione Porro, ha cercato di svecchiare il messaggio del proprio partito in senso pragmatico (ricordiamo fra l’altro la decisione di non riproporre alcun esponente della giunta precedente) ma i saronnesi non si sono accontentati di mezze misure: volevano ormai uno stacco netto da un lungo passato di stagnazione e insicurezza che li aveva esasperati.
Pensiamo che lo avranno: Saronno non è il Titanic, noi non siamo distratti musicanti ma carpentieri operosi in grado di aggiustare tutte le falle, e abbiamo nel sindaco Fagioli un bravo capitano che ci guida.
15062015