“Avvenire” premia con 4 mila euro la solidarietà saronnese
“Siamo molto soddisfatti – spiegano dalla comunità pastorale – anche perchè la scelta della commissione giudicante è stata arduta visti i tanti progetti di aiuto concreto portati avanti sul territorio nazionale dalle Parrocchie e dalle caritas locali”.
Il Fondo cittadino di solidarietà, istituito nel 2012 in occasione dell’entrata del nuovo prevosto monsignor Armando Cattaneo, ha la finalità di venire in aiuto alle famiglie e alle persone in difficoltà, a causa della crisi economica che si fa sentire anche nel Saronnese.
Il funzionamento è semplice quanto efficace: associazioni o istituti (anche scolastici) operativi sul territorio saronnese e a conoscenza di situazioni di bisogno possono rivolgersi al fondo compilando l’apposita modulistica (reperibile presso la segreteria parrocchiale Ss. Pietro e Paolo in piazza Libertà 2) e suggerendo un programma specifico per ogni caso presentato.
Ogni domanda presentata viene poi valutata dalla commissione di gestione del Fondo formata da responsabili di alcune associazioni caritative e sociali operanti sul territorio.
Il fondo si mantiene e si autofinanzia attraverso contributi personali o raccolte straordinarie a partire dalle offerte raccolte in occasione della festa del Trasporto, una delle ricorrenze religiose più sentite in città.
Ad oggi sono stati attuati più di 60 progetti, tutti verificabili sul sito della comunità pastorale. Per ognuno viene indicato un nome evocativo “Ricominciare”, “Ce la faremo”, “Antifratto nido sicuro” ed una breve descrizione delle persone aiutate e di come sono stati utilizzati i fondi. Oltre ovviamente all’esatto importo della cifra donata.
Tra i vari progetti andati a buon fine ci sono quelli a sostegno di famiglie in cui entrambi i genitori sono rimasti senza lavoro, il pagamento di bollette del riscaldamento ad una madre che mantiene con lavori santuari i due figli, un contributo ad un saronnese che doveva sottoporsi ad un trapianto, un aiuto economico che ha permesso ad un rifiugiato di ottenere il riconoscimento della propria laurea e quello per una famiglia che, riuscendo a pagare gli arretrati, ha evitato lo sfratto.
17082015