Federico Buffa presenta a teatro le Olimpiadi del ’36: pienone
SARONNO – Federico Buffa, giornalista e telecronista sportivo di Sky alla sua prima esperienza teatrale, sarà a Saronno sabato 14 novembre per portare in scena il suo spettacolo “Le olimpiadi del 1936” presso il teatro Giuditta Pasta (i biglietti sono già tutti esauriti). Alle 18, nella sala Vanelli dell’Università Insubria (piazzale Santuario 7, Saronno) presenterà invece il suo ultimo libro “L’ultima estate di Berlino”, saranno con lui Mario Castelli (telecronista sportivo saronnese) e Guido Bernasconi (responsabile Ufficio stampa teatro Giuditta Pasta). Ingresso libero. Per l’occasione sarà presente un banchetto della libreria “Pagina 18” dove poter acquistare il libro. Dalle 19 sarà possibile gustare un aperitivo a buffet presso Il Bardo, prenotazione consigliata (teledono 3398857961 o 340 5277658).
Con lo spettacolo l’appuntamento è dunque sabato 14 novembre alle 21. Federico Buffa in “Le Olimpiadi del 1936”, con la regia di Emilio Russo e Caterina Spadaro; pianoforte: Alessandro Nidi; fisarmonica: Nadio Marenco; voce: Cecilia Gragnani; produzione Tieffe Teatro.
Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra. Le storie dello sport sono storie di uomini, sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano.
È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credevano fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti neri sul podio del salto in alto: Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura quattro, due record mondiali e un record olimpico, il tutto documentato, in diretta, con le immagini di Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens. Mentre in quella stessa estate del ‘36 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava sull’asse Roma, Berlino, Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più incredibile. Due atleti giapponesi arrivarono primo e terzo alla maratona di Berlino. Alla premiazione, mentre ascoltavano l’inno, la loro testa era china. Non erano giapponesi, erano Coreani. Le storie dello sport sono storie di uomini, scorrono assieme al tempo, ma a volte lo fermano, quasi a chiedere a tutti una riflessione, una sospensione.
Le Olimpiadi del 1936: una storia fatta di tante storie e dentro altre storie, raccontata in modo magistrale da Federico Buffa, giornalista e telecronista sportivo perfettamente a proprio agio nella sua prima esperienza teatrale.
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09112015