Attentati, il racconto di un saronnese a Parigi: “Siamo barricati in casa”
SARONNO – Stava vedendo in tv la partita Francia-Germania con alcuni amici italiani quando ha sentito le prime sirene. In pochi minuti è iniziata l’edizione speciale del Tg da cui ha appreso cosa stesse succedendo a pochi chilometri dalla sua abitazione
E’ l’esperienza dello studente saronnese che, proprio per motivi di studio, vive da due mesi e mezzo nella capitale francese a due chilometri da Rue Charonne dove è avvenuto uno degli attentati di venerdì sera.
“Prima di tutto abbiamo sentito le sirene – racconta a ilSaronno – passavano ambulanze e polizia. Dopo pochi minuti in tv dove stavamo vedendo la partita è iniziata l’edizione speciale del Tg. Abbiamo cercato di capire cosa stesse succedendo. Inizialmente siamo scesi in strada per farci un’idea. Continuavano a passare ambulanze e polizia”.
Il saronnese, in compagnia di amici italiani, non si è lasciato prendere dal panico: “Abbiamo cercato di mantenere la calma pur con la consapevolezza che stavano per andare a ballare a poca distanza dal luogo dell’attentato”. Il clima è cambiato nel giro di pochi minuti: “E’ scattato una sorta di coprifuoco e allerta e ci siamo barricati in casa”. E’ subito iniziato un tam tam di telefonate: “Abbiamo cercato amici parigini e non che vivono qui per accertarci sulle loro condizioni. Ovviamente abbiamo avvisato a casa che stavamo bene”.
Alle 2,30 di notte momento in cui abbiamo realizzato l’intervista la situazione non era ancora del tutto chiarita: “Dicono che sia tranquillizzato ma ci sono pareri discordanti e quindi preferiamo rimanere in casa”
La permanenza del saronnese a Parigi dovrebbe continuare ancora tre mesi, fino a febbraio: “Ma al momento non sono sicuro di restare”.
Alcune immagini del quartiere in cui vive il saronnese
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14112015
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Commenti
Intendevo cambiare vita per cambiare il sistema! Il sistema è la sommatoria delle nostre vite!!!..poi bisogna vedere chi sono questi loro!
In campagna ci mando i terroristi , magari circondati da filo spinato !
io vivo quasi in campagna ma non mi sento affatto tranquillo !
L’unica soluzione, abbandonare le grandi città e andare a vivere in campagna!
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scappare da casa nostra quindi… ok, hanno vinto loro!
Noi simo tranquilli finche’ accoglieremo clandestini e manterremmo terroristi islamici non ci faranno nulla.
Abbiamo pure Bergoglio che ci dice di accogliere sia buoni che cattivi..
Viva Putin viva la cristianissima Polonia che non accetta nessuno e anzi difende territorio e cultura
E noi? grazie a una democrazia subdola ci vergognamo perfino del crocefisso – presepe arte sacra…
Tanto tra una settimana di questa povera gente non parlera’ piu’ nessuno ma si ritornera’ a parlare di diritti dell’ immigrato,integrazione donne velate che voglion andare in piscina..