Saronno-Norfolk: primo Gardening exchange
SARONNO – Si è svolta lunedì mattino a Saronno in una giornata autunnale sotto una tipica misty britannica, il primo “Gardening exchange” promosso da Claudia Turzo, responsabile del Servizio educativo “Le Carbonelle Colorate” di Cislago tra Luigi Franco Turconi, esperto botanico saronnese, autore del libro L’orto-giardino che passione e Trevor Vincent socio di Norfolk e Norwich Horticultural Society, tra le più antiche società britanniche costituita nel 1829 per sostenere la diffusione della pratica dell’orticultura nel Regno Unito.
All’antico orto di Franco Luigi Turconi di via San Cristoforo, alla presenza di Gianpietro Guaglianone, assessore all’Ambiente e allo sport della municipalità è avvenuto lo scambio di sementi delle principali colture dei due paesi europei ma anche di alcune specie rare come il granoturco a otto file coltivato in epoche remote e ancora ben custodito da Turconi. Dopo la cerimonia, sono seguite la visita all’Orto-giardino sinergico della casa di riposo Gianetti che rientra tra le eccellenze del progetto nazionale di “Italia Nostra Orti urbani”, sostenuto e progettato dall’associazione “Semplice Terra” e la proiezione del video Quando le reti danno buoni frutti realizzato da Turconi per Slow food, presentato in Expo il 29 settembre scorso. Giancarlo Lo Forte, storico e socio di Semplice Terra ha spiegato ai coniugi Vincent l’importanza della seminagione di questa cultura anche allo scopo di recuperare spazi cittadini potenzialmente valorizzabili come è accaduto presso la Villa Koelliker (ora Gianetti) dove si intrecciano presenze di diverse generazioni e non è raro trovare al lavoro anche i bambini della vicina scuola primaria Damiano Chiesa.
La presenza a Saronno di Trevor Vincent accompagnato dalla moglie Carolyn, ha permesso di cogliere elementi comuni sulle origini delle due comunità, quella saronnese e quella di Swaffham, la loro città di provenienza, entrambe caratterizzate nel passato da un’economia basata anche sul commercio ambulante come risulta dalla storia del Santuario Beata vergine dei miracoli di Saronno con il racconto del giovane garzone che miracolato si adoperò per porvi la prima pietra e la leggenda del Pedlar, un povero ambulante che a Londra fece fortuna e ritornato a Swaffham vi costruì la principale chiesa anglicana di St. Peter and Saint Paul. A tale proposito, Pino Colombo responsabile dell’archivio storico saronnese ha accompagnato i coniugi Vincent a visitare il Santuario considerato una delle espressioni più alte dell’arte della Lombardia con il suo elegante campanile e la sua maestosa facciata al cui interno sono custoditi preziosi decori barocchi e i famosi dipinti di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari, allievi di Leonardo.
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18112015