Guzzetti: “Dobbiamo rispondere ai bisogni. Non soddisfare capricci”
Un episodio che Guzzetti spiega di aver voluto condividere per inviare ad una riflessione sul rapporto tra i cittadini e chi, amministratori in primis, governa e dirige la cosa pubblica. Proprio come rimarca nella sua forte chiosa.
“Siamo lì a servire, tutti. Non a essere schiavi. Siamo chiamati a rispondere ai bisogni. Non a soddisfare i capricci. Riflettiamoci”.
Ecco il testo che il primo cittadino ha condiviso sulla propria pagina Facebook
Vorrei raccontarvi brevemente quello che è accaduto questa mattina. Semplicemente per farvi vedere la realtà a 360° e provare a consegnarvi “gli occhiali” con i quali da questa parte si vede la realtà.
Sono con amici. Sto leggendo il giornale. Mi sto facendo i fatti miei come penso tutti facciano normalmente.
Un cittadino a me completamente sconosciuto entra, non saluta, non si presenta e dice: “Ecco, giusto lei cercavo”.
Risposta: “Non mi sembra il luogo nè il momento per cercarmi. Sto facendo altro.”
Fottendosene completamente della mia risposta, senza presentarsi, si pianta davanti con una multa dicendo: “Io pago la multa ma è l’ultima volta. Quando costruite i parcheggi in Via Morandi?”
Purtroppo ho un brutto carattere.
Io non ho nemmeno alzato lo sguardo dal giornale e gli ho risposto “Mai”.
Lo sconosciuto prosegue: “E quindi io cosa devo fare?”
Risposta: “Pagare le multe”
Lo sconosciuto si gira e se ne va farneticando qualcosa sottovoce.
Perchè vi racconto questa storia?
Per darvi una fotografia di quello che ogni giorno accade nella vita reale e anche, purtroppo ormai, sui social.
Per confermare, ancora una volta, che questa è la società della pretesa, dove esistono i diritti ma non i doveri e purtroppo nemmeno più l’educazione base.
Per raccontare che poi il mito del “ma lui è maleducato” spesso è indotto da comportamenti maleducati.
Il cittadino in questione:
1) entra a casa di altri senza presentarsi, senza salutare, pretendendo di essere ascoltato.
2) pretende di avere dei diritti (“quando costruite i parcheggi in Via Morandi?” In via Morandi??????)
3) il suo problema è IL problema e pensa che uno debba essere in automatico a disposizione
4) oltretutto pensa di avere dei diritti essendo pure in torto. La multa, che probabilmente è data per il lavaggio delle strade, è qualcosa di evitabile facendo quello che fanno tutti (anche io): parcheggiare altrove.
Questo è quello che accade a me ma che accade anche tutti i giorni in tutti i Comuni italiani. Quando ci lamentiamo della politica e dei politici, della Pubblica Amministrazione e di chi lavora dentro ad essa, pensiamo sempre a noi come ci poniamo quando alziamo il telefono, scriviamo una mail, entriamo in un ufficio.
Siamo lì a servire, tutti.
Non a essere schiavi.
Siamo chiamati a rispondere ai bisogni.
Non a soddisfare i capricci.
Riflettiamoci.
Lorenzo