Corte dei Conti, Porro: “Nessun illecito, tenuto vivo il teatro. E Fagioli?”
Arriva dopo qualche giorno ma è precisa, puntuale e con qualche stoccata al suo successore la replica dell’ex sindaco Luciano Porro in merito alle osservazioni della Corte dei Conti sul teatro Pasta.
Ecco il testo integrale
Facciamo seguito alle notizie apparse sulla stampa in relazione alle segnalazioni contenute nella Deliberazione 19 gennaio 2016 della Corte dei Conti Sezione Controllo Lombardia circa 1) la Copertura perdite di liquidazione del Teatro Giuditta Pasta spa sanate nel 2012 dall’Amministrazione Comunale e relative agli esercizi 2004/2010, 2) la Copertura degli oneri di gestione della Fondazione culturale Teatro Giuditta Pasta (anni 2012, 2013, 2014), per rispondere alle non meglio precisate responsabilità politiche della passata amministrazione individuate dal Sindaco Fagioli.
Si premette che le segnalazioni dalla Corte dei Conti, intese a migliorare le modalità di gestione delle amministrazioni, non costituiscono una novità per il Comune di Saronno che le ha recepite in passato con la dovuta attenzione, facendovi seguire la necessaria azione correttiva e che tali segnalazioni, perchè di questo si tratta e così vengono definite dalla stessa Corte, rappresentano osservazioni di natura tecnica che si inseriscono all’interno di un’attività di routine dell’Istituto. Da nessuna parte si parla di comportamenti illeciti o illegittimi e nessuna denuncia viene fatta in questo senso.
Si fa presente che la Corte dei Conti non contesta la legittimità della scelta politica operata, ma segnala la non conformità della Determina Dirigenziale del 18.12.2012, poiché la stessa contiene un semplice richiamo al bilancio di liquidazione della società al 30 giugno 2012, anziché una opportuna e specifica motivazione come richiesto dalla normativa.
La segnalazione della Corte dei Conti si conclude così: “La presente segnalazione deve essere utilizzata dall’Ente ai fini della valutazione delle decisioni da assumere in ordine alla approvazione di ogni atto che abbia delle ricadute di carattere finanziario”. Questa è a tutti gli effetti una raccomandazione, fatta da un istituto autorevolissimo quale la corte dei conti, ma niente di più.
La Corte non fa alcun rilievo di merito; tutto regolare ma ritiene che la decisione assunta dalla Amministrazione di coprire anche le perdite di liquidazione della precedente società, pur rientrando certamente nei suoi poteri doveva essere adeguatamente motivata come necessaria per tutelare l’interesse pubblico.
L’operato della precedente amministrazione mirava esattamente a questa tutela: un suo comportamento diverso avrebbe esposto la società ad una istanza di fallimento da parte dei fornitori, cosa che avrebbe gravemente pregiudicato la affidabilità del Comune.
Il Consiglio comunale, con propria deliberazione, ha autorizzato, come proposto dalla Giunta, la continuazione dell’attività del Teatro attraverso una Fondazione di diritto regionale e ha dato via libera alla liquidazione della società non più detenibile dal Comune come disposto dal D.Legge 78 del 2010.
La precedente amministrazione ed il precedente consiglio comunale si sono assunti la responsabilità politica, in modo assolutamente trasparente e legale, di mantenere in vita un importante pezzo della nostra Città. Cosa farà quella attuale?
15022016