D’Annunzio fa il tutto esaurito a Villa Gianetti
4 Maggio 2016
SARONNO – Il convegno “Visse, scrisse. Gabriele D’Annunzio: l’uomo, il personaggio, il poeta” si è svolto l’altra sera a Villa Gianetti in via Roma, ed ha fatto il “tutto esaurito”. In una notta gli organizzatori della Associazione europea scuola e professionalità insegnante, ormai di casa a Saronno (anzi in procinto di creare una sezione cittadina), e l’associazione Accademia 19, riepilogano i contenuti della serata.
Erano presenti, insieme al presidente del consiglio comunale, Raffaele Fagioli, gli assessori Lucia Castelli, Dario Lonardoni, Gianantonio Tosi, Maria Elena Pellicciotta, Gianpietro Guaglianone, e numerosi altri esponenti della politica cittadina.
Gli interventi dei relatori (i docenti Francesco Menna, Maria Laura Mazzini, Alfonso Indelicato) si sono svolti come da programma. C’è stato però il classico colpo di scena, quando, invece di leggere personalmente la lirica dannunziana “invito alla fedeltà”, hanno chiamato alla lettura gli attori professionisti Claudio Ceranto e Barbara Ferullo di “Vertex teatro” che se ne stavano sornioni fra il pubblico. Quest’ultimo ha mostrato di gradire molto la sorpresa, ma in verità l’interesse è stato per tutto l’evento, testimoniato anche dalle domande rivolte ai relatori alla fine dei loro interventi.
Alla fine sono state registrate anche le richieste degli attestati di partecipazione, poiché il convegno aveva valore di corso di formazione professionale. Anche alcuni studenti presenti hanno richiesto l’attestato, per concorrere al “credito formativo” concesso per le attività extrascolastiche. Gli attestati saranno inviati al più presto ai richiedenti. Insomma una serata all’insegna di un personaggio e di un poeta non da tutti amato, ma che è stato un punto fermo della letteratura e del costume italiano nell’800 e nel ‘900, e che non cessa di interessare anche oggi quanti gli si accostano con animo scevro di pregiudizi.
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(foto: alcuni momenti dell’evento)
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Commenti
Mio nonno, giovane ufficiale di complemento, si fece tre anni e mezzo di guerra in fanteria (Carso, Gorizia, Pasubio, Trentino, Altopiano di Asiago, ancora Carso ecc.ecc.) ottenendo due medaglie di bronzo e tre encomi sul campo con avanzamento di grado, congedato infine con il grado di Maggiore all’età di 25 anni.
Tornato a casa, non ha MAI raccontato nulla circa le sue esperienze, nemmeno a sua moglie, e solo pochi anni prima della sua morte (anno 1968), rompendo il silenzio si era lasciato andare, raccontandomi qualche fatto.
Quelli che lui e i suoi commilitoni detestavano con tutto il cuore erano coloro che apparivano improvvisamente in zona di combattimento come se andassero ad un pic nic (ovviamente in trincee ben defilate e di terza linea) accompagnati da ufficiali di grado superiore a fare da ciceroni, il tutto per potersi vantare di essere stati “in trincea” anche loro.
Ebbene, nel suo battaglione il personaggio maggiormente detestato era proprio il “Vate” abruzzese.
Mi diceva il nonno “Ha senza dubbio avuto coraggio a volare su Vienna per lanciare dei volantini, ma lo ha fatto una tantum ed é stato osannato dalla stampa.
Noi invece, poveri cristi, abbiano trascorso mesi tra le bombe, le pallottole, il fango, il sangue e la m….da senza sapere se avremmo visto l’indomani, ma non ci ha osannato nessuno anche se tanti di noi ci hanno lasciato la pelle”
E finiva dicendo “Se mai mi fosse capitato a tiro ….”
Tra i relatori, tanto per dire, la mamma di un “Domà nunch” e il consigliere comunale di Fratelli d’Italia…
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Ma cosa c’entra…la professoressa Mazzini è un’insegnante valida e soprattutto molto competente, il professore Indelicato è di Fratelli d’Italia ma è intervenuto come esponente di un’associazione l’ AESPI- ASSOCIAZIONE europea scuola e professionalità insegnante – detto ciò il tuo commento è inutile, la serata è stata molto interessante condotta con grande competenza…potevi venire avresti imparato qualcosa…ma la cultura non è per tutti…
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Quindi? Se una professoressa ha un figlio dentro una lista civica non può parlare della sua materia in una conferenza?
Poi che ne sa lei? Li conosce personalmente?
Se un professore si vuole impegnare in politica non può, perchè è di FdI, nè tenere una conferenza?-
Buonasera, conosco la relatrice, che è stata la mia professoressa di italiano alle scuole medie, infatti mi ha insegnato così bene la nostra lingua che l’espressione “tanto per dire” serve per introdurre un’asserzione, una affermazione, altrimenti avrei scritto “si fa per dire”, sminuendo il ruolo dei relatori…la risposta alla Sua gentile osservazione mi dà però lo spunto per rilevare che cambiano le amministrazioni (prima azzurra, poi rossa, ora nero/verde), ma non viene meno in tutte la tentazione di allestire incontri autoreferenziali…un’ultima osservazione: limitiamo l’anonimato, mettiamoci la faccia. Cordiali saluti. Alessandro Merlotti
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Diceva mio nonno, contemporaneo del divino poeta:
“Gabriele D’Annunzio, poeta e soldato,
mangiò, bevve e morì a spese dello Stato”
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Gentile Signore, Suo nonno in parte aveva ragione, ma solo in parte. D’Annunzio in effetti ebbe molto dallo Stato Italiano, in forme diverse. Ma, tralasciando quello che diede sotto il profilo dell’arte (c’è chi colloca questo tipo di contributo fra le cose superflue) donò all’Italia il Vittoriale, in cui aveva radunato i cimeli della I guerra mondiale e dell’impresa fiumana.
Negli anni il Vittoriale (che oggi è organizzato in fondazione, sotto la presidenza di Giordano Bruno Guerri) ha prodotto per lo Stato utili incommensurabilmente più cospicui di quanto il Poeta ricevette in vita.
E così il saldo, per l’Italia, è attivo in tutti i sensi. Sotto l’aspetto economico, per quanto riguarda la gioia che dà il rileggere, per esempio, “Oh falce di luna calante/che brilli su l’ acque deserte” e infine per il pensiero consolante che la patria ha saputo esprimere un uomo siffatto, diametralmente opposto al tartufo cattocomunista politicamente corretto e gay friendly oggi tanto di moda.Saluti
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PS perdonate il refuso: “O falce …” E’ un vocativo, non un’interiezione.
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Fare il “tutto esaurito” in una sala da 50 posti, con una dozzina di “politici” precettati, non è certo un successone, come lascerebbe intendere il titolo….
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Ma cosa vuol dire “politici precettati”…è una gran cavolata quello che dici, fai una cosa taci che è meglio…
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Gentile Anonimo76, sono un semplice consigliere e non ho il potere di precettare nessun politico, tanto meno gli assessori o il presidente del CC. Sono tutti venuti perché interessati al tema dell’incontro. Saluti.
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PS oggi sbaglio sempre. “battagliadigela” è un mio nickname. Saluti
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Come dire “Chi si contenta gode”.