Referendum: Silighini invita all’astensione… o per il sì
“Riteniamo che viste le innumerevoli casistiche referendarie propinate agli elettori in questi decenni, la mancanza del parere dei cittadini per tematiche europee sia stato e resti un segno vergognoso di centralismo. Nello specifico referendum elettorale di dicembre, per chi volesse invece partecipare al diritto di voto, invitiamo a votare Sì” dice il saronnese Luciano Silighini Garagnani de “L’Italia che verrà”.
Siamo da sempre schierati con il proporzionale puro a turno unico e per l’elezione diretta del Primo ministro, ma riteniamo la riforma “Renzi” un notevole passo avanti verso la governabilità. Non abbiamo mai inteso questa consultazione come un voto pro o contro il capo del governo, verso il qui operato manteniamo opposizione quasi totale, ma la consideriamo per quella che è: un voto per la riforma elettorale.
Crediamo che una modifica in seno all’abolizione del doppio turno renderebbe la riforma elettorale ottimale, ma anche con la formula così mantenuta crediamo rappresenti un notevole passo avanti per la nostra politica. La riforma Renzi, figlia degli accordi presi a suo tempo al “Nazareno” con Berlusconi, sarebbe dovuta essere stata accettata soprattutto dal centrodestra visto che si rafforza il potere del premier e si limitano gli “out out” parlamentari, per questo resto allibito. Vedere schierarsi per il “No”, Grillo, la sinistra comunista e le frange radicali del Pd al fianco della Lega e Forza Italia, desta nei miei pensieri milioni di domande che non trovano risposta. Ribadendo l’indicazione principale del “non voto”, rimarchiamo il suggerimento a votare “Sì” per gli intenzionati a partecipare alle elezioni.
22112016