La love story fatale: dalle effusioni nei reparti fino ai betabloccanti nel caffè del marito
Nel corso delle indagini i militari della compagnia saronnese, guidati dal capitano Giuseppe Regina con Salvatore Carrà che ha diretto il Nucleo operativo e radiomobile, hanno ricostruito l’intera storia dei due amanti. Era nata al pronto soccorso tanto che i due, come raccontano i colleghi, “erano stati sorpresi diverse volte a scambiarsi effusioni nei reparti”. Una passione che ha fatto nascere nella 39enne un forte rancore per la convivenza forzata nell’azienda agricola di famiglia che le impediva di vivere la storia con il proprio amante. Alcune indiscrezioni parlando anche di come l’infermiera patisse la “vicinanza quotidiana del marito 45enne che pretendeva rapporti sessuali”. Sarebbe arrivata anche a “mettergli dei medicinali nell’acqua per abbattergli la libido”. Lei si era lamentata anche con le amiche di sempre dicendo in diverse occasioni di voler chiedere il divorzio.
In realtà, secondo le ipotesi investigative, avrebbe scelto la strada dell’avvelenamento. La donna, sempre secondo le indiscrezioni, avrebbe somministrato al marito del cardiotonico e dei betabloccanti nel caffè giorno dopo giorno, contemporaneamente facendogli credere di essere affetto dal diabete. Lui non si è accorto di nulla, prendeva con fiducia le medicine che la moglie gli dava, anche grazie all’aiuto di alcuni medici ora indagati.
30112016