Morti sospette, lettera aperta: “Quel velo di tristezza negli occhi del personale”
“Questo per diversi motivi: Saronno e’ la cittá in cui sono nata, l’ospedale di Saronno è il posto dove sono stata ricoverata per un mese quando ero quindicenne e dove ho deciso che la medicina doveva far parte della mia vita, anzi, doveva essere la mia vita! E da ultimo e’ il posto dove sono stata da poco ricoverata, nel reparto di ostetricia e dove sono stata accolta e curata con dolcezza, umanità e grandissima competenza!
Ho percepito negli occhi di tutto il personale un velo di tristezza e di dolore a causa dei fatti accaduti, proprio poco prima della mia degenza. Ma al tempo stesso un orgoglio e una grande passione, nonostante la stanchezza data dai ritmi frenetici. Non dimenticatevi e non dimentichiamoci di queste persone, che purtroppo adesso sentono maggiormente una grande responsabilità! A loro va e andrá sempre il mio grazie più sentito e commosso, e, comunque vada, avranno sempre la mia stima completa!”.
22122016