Ospedale, Fagioli: “Saremo il punto di riferimento per il comprensorio”
SARONNO – Un tavolo di lavoro fra Comune e ospedale di Saronno per confrontarsi sul futuro della struttura. Si è svolto nei giorni scorsi il primo di una serie di incontri fra i rappresentanti della municipalità e del nosocomio cittadino: presenti il sindaco Alessandro Fagioli, il vice Pierangela Vanzulli, l’assessore Gianangelo Tosi, il consigliere comunale Paolo Strano nonché il direttore generale dell’Asst Valle Olona Giuseppe Brazzoli, il direttore sanitario dell’Asst Caterina Tridico, il direttore sanitario dell’ospedale di Saronno Francesco Rossitto.
“E’ stato un incontro molto proficuo – commenta il primo cittadino Alessandro Fagioli – abbiamo affrontato già parecchi temi importanti per il futuro della nostra struttura, che pensiamo abbia tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento della nostra zona omogenea. Non entro nello specifico dei fatti di cronaca avvenuti nei mesi scorsi, mi limito a osservare con grande soddisfazione che è in atto un importante processo di riqualificazione dell’ospedale, per venire incontro alle esigenze dei pazienti non solo della nostra città ma anche del circondario”.
In particolare, i rappresentanti dell’Asst hanno illustrato i recenti cambiamenti e migliorie apportate negli ultimi tempi, come la riorganizzazione dei reparti del settimo piano e della Neurologia, nonché i nuovi progetti atti a migliorare capienza e qualità del Pronto soccorso con l’acquisto di nuovo materiale tecnico. “Uno sforzo importante da parte dell’azienda ospedaliera – sottolinea Alessandro Fagioli – da parte nostra abbiamo dato voce anche alle segnalazioni che ci sono giunte dai cittadini; nel contempo abbiamo preso visione della situazione globale del nostro ospedale che sta portando avanti importanti idee e progetti per migliorare una struttura che presenta diverse eccellenze. Anche la volontà di valorizzare il personale interno, stante la difficoltà nel reperire sufficienti specialisti, va nella direzione di assicurare il miglior servizio possibile ai pazienti. Nessun ridimensionamento, anzi; inoltre la futura ottimizzazione dei nosocomi di Busto Arsizio e Gallarate permetterà al presidio di Saronno di essere un importante punto di riferimento per il nostro territorio”.
A questo incontro ne seguiranno diversi altri a regolare cadenza periodica, per essere continuamente aggiornati sulle novità che riguardano l’ospedale di Saronno. “Porteremo avanti con convinzione questa iniziativa, un tavolo di confronto utilissimo tutte e due le parti. Come detto sono piacevolmente soddisfatto di come in queste ultime settimane si stia procedendo a una riorganizzazione qualitativa che i rappresentanti di Asst e ospedale mi hanno descritto. Direi che siamo sulla strada giusta, i cittadini devono sapere che la struttura della nostra città è affidabile e pronta a soddisfare le aspettative dei pazienti”.
10032017
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Commenti
Questo è’ l’ennesimo bla bla!!!
Che schifo!!
E’ ripresa la campagna elettorale fumosa e illusoria della Lega:
……Alessandro Fagioli – abbiamo affrontato già parecchi temi importanti per il futuro della nostra struttura, che
pensiamo (???) abbia tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento della nostra zona omogenea (???).
Dieci anni fa, prima di essere uniti, Busto Arsizio e Saronno erano grandi uguali, con circa 500 posti letto ciascuno.
Oggi Saronno ha 127 posti letto e Busto 420 circa.
Vorrà dire qualcosa!
Siamo ormai ridotti ad un piccolo presidio territoriale stritolati fra tre nuovi Ospedali (Garbagnate, Legnano e Como) e più lontano dall’ombra di Busto e Gallarate più un terzo presidio che sarà il nuovo ospedale unico (Busto-Gallarate). Il pubblico sarà lasciato andare in malora e via ai finanziamenti agli ospedali e cliniche privati convenzionati (ma con fondi Regionali) ed a Saronno sappiamo tutti chi c’è, oltre a Castellanza, Tradate etc. etc.
Andremo in treno a Milano per curarci, fare esami e ricoverarci, alla faccia della non adesione alla “Città Metropolitana”
siamo in trepida attesa di fatti concreti!!!!!
Le domande sono:come mai in un periodo in cui avere un lavoro è cosiderat una fortuna ,non si riescono a reperire “sufficienti specialisti”? Non sara’ per caso la strategia aziendale basata sulla punizione e poco gratificante a non attirare i lavoratori che preferiscono scegliere altro? E poi,cosa vuol dire “valorizzare il personale interno”? Vorra’ forse dire farlo lavorare di piu’ senza offrire gratifiche e strumenti idonei per meglio espletare il servizio pubblico? Le domande vanno poste al personale operativo che ben conosce la realta’ e non ai dirigenti apicali desiderosi di magnificare se stessi
Bene
L’ospedale ha una storia di quasi 130 anni, non si puó abbandonare un patrimonio cosi’ importante.
L’ospedale di Saronno era un ospedale da piú di 1000 posti letto, con eccellenze nella cura delle malattie dei polmoni, delle malatie infettive, nella ginecologia, nella chirurgia (venivano da Milano per operarsi a Saronno) e tanto altro ancora.
Poi anni di ‘amorevoli cure di Formigoni hanno privato l’ospedale di tante eccellenze, ora resta un buon ospedale, ma non é piu’ quello di un tempo.
Si decise di mantenere 3 grandi ospedali a Legnano, Busto e Gallarate a scapito di Saronno (nemmeno a Milano c’era una densita’ di strutture di riferimento cosi’ elevata come nell’area del Sempione, oltre a importati strutture private adiacenti).
Si é deciso di rinnovare l’ospedale di Garbagnate e di Legnano, ma non quello di Saronno: scelte politiche legittime, ora speriamo che qualcuno pensi anche al nostro ospedale.
La domanda è:come mai,in un periodo in cui avere un lavoro viene considerata fortuna,non si riescono a reperire nuovi specialisti? non sara’ per caso che la strategia politica economica della Asst Valle Olona(e Aziende precedenti)non siano appetibili in quanto troppo punitiva e sfruttatrice degli operativi? E cosa si intende per”valorizzare il personale interno”? Sara’ forse farlo lavorare il doppio con strumenti obsoleti e scarsa gratificazione? Per conoscere la situazione reale dei lavoratori dell’ospedale dovete porre a loro le domende e non ai dirigenti apicali!
“Nessun ridimensionamento, anzi; inoltre la futura ottimizzazione dei nosocomi di Busto Arsizio e Gallarate permetterà al presidio di Saronno di essere un importante punto di riferimento per il nostro territorio”.”
ognuno vede quel che gli fa comodo….
ma in ogni caso aspettiamo…..
Non mi sembra, però che nella sua “supponenza”, il signor Fagioli finora abbia mai parlato di un tavolo con i sindaci dei comuni che gravitano sull’Ospedale di Saronno.