Il referendum dalla A alla Z all’incontro del comitato per il si
SARONNO – Mercoledì 4 ottobre all’auditorium Aldo Moro si è tenuto l’incontro pubblico organizzato dai membri del Comitato degli amministratori locali nella Provincia di Varese per il Sì al Referendum del 22 ottobre.
In tale occasione sono intervenuti il sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, Francesca Brianza, assessore Regione Lombardia, Giuseppe D’Elia, docente di diritto pubblico all’Università dell’Insubria di Varese e Lino Panzeri, docente di diritto pubblico e regionale all’Università dell’Insubria di Como. Gli esperti hanno esposto le ragioni del Sì, “perché dovremmo noi, cittadini lombardi, votare sì alla proposta referendaria”.
L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza e a tutti coloro che volevano approfondire a meno di un mese dal voto le ragioni del Sì, e si è articolato in due parti: una di esposizione da parte dei relatori e una di domande da parte del pubblico, nel quale si è chiaramente riscontrato un forte interesse per questo argomento.
Tra i tanti temi trattati, sicuramente di maggiore rilievo il tema del residuo fiscale: “La Lombardia è la regione con il residuo fiscale più alto. Cosa significa esattamente? La Lombardia versa più tasse allo Stato, ricevendo in cambio meno trasferimenti in termini di spesa pubblica. In questi anni infatti, il residuo fiscale della Lombardia è di oltre 54 miliardi, e si tratta del valore più alto tra tutte le regioni italiane e gli altri Stati Europei”
Anche a livello comunale, ovviamente con numeri diversi, il residuo fiscale saronnese è altissimo: più di 50 milioni di euro, “soldi che non risolverebbero tutti i problemi dei cittadini, ma che sicuramente permetterebbero alle amministrazioni di asfaltare tutte le strade, costruire una scuola nuova all’anno, fare manutenzione a tutte le strutture pubbliche e che si potrebbero tradurre in molti altri servizi, quali più piste ciclabili, eventi ” ha affermato il sindaco Alessandro Fagioli. “Insomma, davvero una cifra molto consistente e che sì, andrebbe decisamente a potenziare la realizzazione di opere pubbliche e l’erogazione di servizi”.
Sono stati dati moltissimi altri spunti, argomentazioni a sostegno della tesi che la Lombardia sia davvero una regione speciale:”La regione a statuto ordinario meno indebitata del Paese in rapporto ai suoi cittadini, la più virtuosa, la regione che “costa” allo Stato meno soldi di tutti, è la regione che ha meno dipendenti pubblici e che paga ben un quarto delle pensioni italiane; dal punto di vista economico, quasi un terzo dell’export nazionale è made in Lombardia e il manufatturiero lombardo corre più della media europea. Per quanto riguarda la sanità, gli Irccs lombardi sono i migliori d’Italia, e per questo motivo gli italiani scelgono gli ospedali lombardi; inoltre, il settore farmaceutico lombardo può vantarsi leader non solo in Italia, ma in tutta Europa”.
L’incontro si è concluso con una spiegazione pratica sulla modalità di voto elettronica:”A tal proposito siete tutti invitati – soprattutto chi non è molto pratico con tablet e con la tecnologia in generale – a venire a simulare il voto elettronico al gazebo che si terrà sabato 7 ottobre dalle 14.30 alle 18.30 in Piazza Volontari del Sangue a Saronno”
Soddisfatti per l’affluenza gli organizzatori: tra il pubblico un nutrito gruppo di amministratori a partire da diversi esponenti della Giunta, guidati dal vicesindaco Pierangela Vanzulli, e diversi consiglieri comunali con il presidente dell’assemblea civica Raffaele Fagioli.
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07102017
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Commenti
Il marketing leghista continua ad illudere, ignorando che la Regione Emilia Romagna sollevando lo stesso problema dell’autonomia fiscale lo ha risolto semplicemente contrattualizzandolo con il Governo centrale senza onere a differenza della Lombardia che non bada a sprecare i soldi dei cittadini.
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Eh, ma a Maroni serviva uno spot elettorale per le prossime regionali….
Come cantava Nanni Svampa”tromboni della publicitá cum mi ghê propri nient de fa “. Salud
Ero presente ed ho sentiti che Saronno potrebbe avere 5 Milioni di Euro in più all’anno e non 50 come citato nell’articolo.
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Ha capito veramente male.
Il sindaco ha parlato prudentemente di 50 Milioni anche se gli studi del CGIA di Mestre assegnano a Saronno 212.Milioni di residuo fiscale.