Rimpasto, la matassa che non si sbroglia
SARONNO – Ah, quanti problemi ha il sindaco leghista Alessandro Fagioli: ormai da due settimane il primo cittadino di Saronno è alle prese con l’intricata matassa del rimpasto di Giunta ma ogni volta che pensa di aver sistemato un tassello esce un problema più grosso del precedente.
Ma facciamo un po’ d’ordine. La causa del problema è la scelta del primo cittadino di chiedere alla propria maggioranza di aprire a Forza Italia. Ottenuto l’assenso di tutti Fagioli ha dato l’annuncio (gongolante per la riunione del centrodestra che dovrebbe garantirgli tra due anni la ricandidatura a sindaco, come ha lui stesso dichiarato in diverse occasioni) promettendo un posto in Giunta.
Ma qui sono arrivati i problemi. Avrebbe dovuto saltare Lucia Castelli esponente di Fratelli d’Italia ma molto vicina alla Lega, per fare il posto a Maria Assunta Miglino. In realtà poi si è deciso per il gioco delle tre carte con l’assessore Maria Elena Pellicciotta. La notizia è trapelata prima del dovuto: grande indignazione da parte delle Lega per la scelta di rinunciare ad una Giunta costruita ad hoc con giovani e lontani dalle logiche di partito e dalla prima repubblica. Scontenti anche i giovani di Forza Italia, quelli su cui il coordinatore cittadino Agostino De Marco dice di voler affidare la rinascita del partito.
Sabato mattina il colpo di scena: come quando arriva la fatina che trasforma Cenerentola e tutto si risolve. Maria Elena Pellicciotta, senza più lista civica alle spalle, entra in Forza Italia. Il lieto fine sembra pronto. Fagioli salva la sua Giunta, gli azzurri guadagnano un assessorato “di peso” e si salva la faccia con gli elettori.
Ed invece il colpo di scena arriva domenica. Con una riunione di maggioranza infuocata si decide l’imponderabile, di “cacciare” Pellicciotta, malgrado l’apprezzamento di parte di Forza Italia.
Un’operazione così incomprensibile che neppure il sindaco la spiega. Niente conferenza stampa, solo una stringata nota che lascia più dubbi che certezze. Che fine fa la delega all’Urbanistica? Perchè Lucia Castelli deve lasciare la cultura ed essere ridimensionata con due deleghe, Comunicazione e Valorizzazione del territorio, tanto irrilevanti da essere inesistenti prima?
E siccome non c’è limite al peggio, c’è il rischio di un rimpasto bis con l’uscita dalla Giunta di un pezzo da novanta come Francesco Banfi. Problemi di Sac, avrebbe detto il sindaco che evidentemente già fatica coi suoi di problemi.