Pasta: utile per stagione e fondazione. Pellicini: “Ringraziamo la città per l’attaccamento al teatro”
SARONNO – Era soddisfatto ieri mattina il sindaco Alessandro Fagioli quando con il direttore artistico Francesco Pellicini e Oscar Masciadri il presidente del cda della fondazione ha presentato i risultati positivi ottenuto nell’ultimo anno dalla sala di via Primo Maggio.
“L’inversione di rotta si era già vista – ha spiegato Fagioli – l’anno scorso ma solo con questa stagione a guida i si possono vedere a pieno i risultati che speravamo. Ho fortemente voluto un cambio del modello gestionale della fondazione in un ottica più imprenditoriale e che partisse dalla necessità di “stare in piedi con le proprie gambe”. Non a caso abbiamo anche avuto un dimezzamento del contributo comunale. E i risultati ci danno ragione”.
Il direttore artistico Pellicini ha sottolineato il segno positivo ad ogni tipo di proposta del teatro rimarcando la vicinanza della città: “Il Pasta ha una stagione a 360 gradi una proposta che evidentemente ha conquistato la città a cui va il nostro ringraziamento per l’affetto dimostrato al di sopra delle polemiche”.
“Di fronte alle difficoltà – ha rimarcato Masciadri – non ci siamo pianti addosso ma abbiamo investito e lavorato per trasformare il teatro in un punto d’incontro. Ci siamo riusciti con un nuovo servizio di ristorazione, un nuovo foyer e grazie all’aiuto del Comune che, ad esempio, sta rinnovando i bagni. Abbiamo anche partecipato a 5 bandi, uno ce lo siamo già aggiudicato, per continuare a investire nel teatro. Altre novità arriveranno a breve con una completa riqualificazione dell’ingresso e l’investimento in tecnologie multimediali e digitali”.
“Nessuna azienda con il fatturato del Pasta potrebbe mantenere 7 dipendenti a tempo pieno – ha risposto Masciadri sollecitato ad affrontare il tema del taglio dello stipendio del 30% al personale emerso nel dibattito dell’ultimo consiglio comunale – per questo abbiamo chiesto ai dipendenti questo sacrificio perchè l’alternativa erano licenziamenti. Siamo un’azienda e come azienda ci dobbiamo comportare. Per quanto concerne le maschere invece di sostenere dei costi com’era prima abbiamo attivato una collaborazione con l’ufficio cultura coinvolgendo tramite l’alternanza scuola lavoro degli studenti”.
24042018