Licata replica a Vanzulli: “Non è con un bilancio creativo che si fa il bene della città”
SARONNO – “Nell’ultimo consiglio comunale la Lega ha inserito come voce in bilancio una richiesta di 100.000 euro al ministero come risarcimento danno per gli atti vandalici che hanno deturpato la nostra città”.
Così inizia la nota, condivisa sulla propria pagina Facebook, da Francesco Licata segretario cittadino del Pd.
“Al sollecito di un chiarimento su come la nostra verde amministrazione pensava che il ministero ci avesse potuto concedere questa somma, con quale logica e su che basi, la padanissima assessore e vicesindaco Vanzulli, dopo averci allietato con le sue letture pedisseque e scarsamente usufruibili del bilancio, ci ha comunicato che era una soluzione per “smuovere qualcosa”.
Date le nostre insistenze, dovute al fatto che è tragicomico ed imbarazzante inserire una voce in bilancio tanto per fare una sparata politica visto che quest’ultimo è un documento ufficiale, la risposta e stata forse peggiore della boutade visto che ci è arrivato l’invito a “pensare al bene di Saronno”.
Caro Assessore, noi al bene di Saronno ci pensiamo quotidianamente e non è sicuramente facendo i creativi con il bilancio che lo si ottiene. Anzi, vista la situazione imbarazzante dei muri di Saronno, la peggiore da sempre, è arrivato forse il momento che questa amministrazione spieghi ai cittadini perché non è stata in grado di risolvere la situazione, come invece aveva urlato in campagna elettorale, e come sia stata addirittura in grado di peggiorarla. Ma come, prima la colpa era solo del Sindaco ed ora è di chiunque tranne che della amministrazione? Assumetevi le vostre responsabilità una volta per tutte, questo è il bene per la città”.
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Commenti
Da chi ha lasciato oltre 700 mila euro di buco non si possono accettare critiche.
PD destinato a sparire nel nulla?
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quale buco di grazia?? le 4 cose che questa amministrazione ha fatto (più correttamente concluso) sono tutta farina del sacco delle amministrazioni precedente.
Mi rammenta del programma fagioliano cosa è stato portato a termine??
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appena fai una domanda non sanno rispondere: sono dei poveretti
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Nessuno può durare per sempre. Tutto ha un inizio ma ha anche una fine certa, inevitabile. E’ la ruota che gira velocemente non solo per le vicende umane ma specialmente per quelle politiche locali e nazionali.
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quale buco? denuncialo. E se boicotti ilSaronno, caro leghista, evita di commentare perché è ben chiaro chi tu sia.
Veramente quello che risulta lampante è o la non capacità di capire, o la ferrea e circa volontà di fare polemica sterile, e spero vivamente che Licata sia nella seconda ipotesi. Quanto spiegato da Vanzulli è contabilmente semplice, non si sono creati capitoli di spesa fondati su entrate ( 100.000) perché questi sono stati menzionati come “rimborsi” se mi ricordo bene il termine utilizzato, e quindi su questi 100.000 non si è prevista una spesa. Parlare di contabilità creativa di berlusconiana memoria significa non sapere neanche cos’e’ la contabilità creativa.
Se invece si ricade nella mia prima ipotesi, beh non c’è nulla da fare…..
aver usato il termine “ bilancio creativo” mi costringe a ricordare altre situazioni in cui la “la lega per l’indipendenza….” ha lasciato ai cittadini qualcosa di cui avrebbero volentier fatto a meno..
meglio parlare di “finanza magica” occore essere ottimi “prestigiatori” per far sparie 49 milioni di euri
È più di 30 anni che Saronno è ridotta così è colpa di tutti….nessuno può e deve fare la morale nessuno.
Bisogna rimboccarsi le maniche in silenzio e lavorare; verbo che tutti dico tutti i nostri politici non conoscono!
Polemizzare con questa amministrazione è tempo sprecato, specialmente quando si affrontano problemi seri quale il bilancio comunale. E’ onesto e corretto spiegare all’elettorato saronnese il significato e gli esiti futuri delle iniziative creative dell’illuminata assessore leghista vicesindaco e degli espedienti comunicativi che utilizza per continuare ad infinocchiare quei creduloni illusi che sperano di vedere realizzate tutte le promesse vendute dai leghisti nostrani in campagna elettorale.