Giornata della memoria, per Banfi “ci vuole cuore”
SARONNO – “C’è una differenza tra fare il nodo al fazzoletto e ricordarsi, la stessa tra ciò che è dovere e ciò che è giusto: si chiama cuore. Quando si hanno a cuore le persone e le cose, ci si ricorda. Quando si rischia di dimenticare, si fa il nodo al fazzoletto, magari usando leggi ad hoc. L’auspicio è che entri nel cuore. Prima o poi”. Inizia così l’intervento del consigliere comunale indipendente Francesco Banfi sulla vicende dell’assenza dei rappresentanti dell’Amministrazione civica alla posa della “pietra d’inciampo” sabato scorso.
“Come ci è stato ricordato recentemente sulla “pagina istituzionale” del comune, la legge 211 del 2000 ha istituito il “Giorno della memoria”. L’Amministrazione, apprendiamo, ha “timbrato il cartellino”. Il riferimento va a domenica mattina partecipando a Villa Gianetti al concerto in ricordo dell’Olocausto. “Bene – dice Banfi – Il cuore della città, però, è stato da un’altra parte. Serve solo farsene una ragione, senza gare inutili, sebbene occorra riconoscere sempre il primato dell’uomo e della sua storia. Da un cuore, passo ad un altro cuore, problematico: constato la pagina istituzionale della “Città di Saronno” lancia attacchi politici strumentali all’indirizzo di altre parti politiche e della stampa. Le parti politiche, siano esse appartenenti a maggioranza o opposizione, hanno altri mezzi democratici, diversi dalla pagina istituzionale. La stampa mancava? C’è un responsabile che l’Amministrazione paga per fare comunicati e report per la stampa: basta che li faccia e li invii. Ad esempio, mentre scrivo, non c’è la stampa in riunione con me nell’ufficio: come fa poi questo scritto a finire sulla stampa? Basta diffondere la nota”.
Prosegue il consigliere: “Però il cuore del problema: la pagina istituzionale non può fare politica. Mi piacerebbe che questa venisse fatta, per esempio, in consiglio comunale: l’opposizione fa domande, la maggioranza risponde. Però non succede. Salvo ammettere che il silenzio parla”.
29012019