Via Roma, Lega rimarca la compensazione ambientale: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”
SARONNO – “La Lega rivendica che per la prima volta un’amministrazione comunale farà una compensazione ambientale. Il regolamento del verde attualmente in vigore prevede che solo i privati debbano pagare per ogni pianta che tagliano”.
Inizia così la nota della Lega Nord firmata dal capogruppo Angelo Veronesi in merito alla questione del taglio dei bagolari di via Roma a cui ieri mattina è stato dedicato un consiglio comunale aperto.
“Il sindaco e la Lega hanno fortemente voluto un nuovo criterio: il mantenimento del volume di verde. Si farà un calcolo tra il volume di verde appartenente alle piante da tagliare, e lo stesso volume di verde verrà ripiantato. In base a conteggi fatti sulle piante tagliate e da tagliare in via Roma, per ogni bagolaro abbattuto verranno ripristinate tre piante: la prima in via Roma e le altre due nei parchi esistenti ed in giro per la città. I bagolari del tratto interessato all’intervento sono fortemente compromessi a causa delle potature esagerate svolte anche dall’amministrazione del PD, senza guardare al benessere della pianta.
Il rifacimento delle caditoie per le acque meteoriche, la sistemazione delle fogne, dei marciapiedi, e della pista ciclabile porterà al taglio delle radici delle piante attualmente in essere. Secondo le relazioni dell’agronomo comunale, quando si tagliano le radici il bagolaro si ammala dall’interno ed è destinato a crollare senza dare segni evidenti all’esterno, come già accaduto in via Manzoni nel 1984.
L’amministrazione ha dato delle indicazioni agli uffici che hanno tradotto a livello tecnico la scelta politica di sistemare quel tratto di strada in modo definitivo, così che non dovesse essere rifatto ogni cinque anni a causa delle radici invasive delle piante”.
Non manca un affondo sul consiglio comunale aperto: “Le spiegazioni fornite in consiglio comunale sono le stesse fornite in Commissione. Gli interventi dei cittadini sono stati la fotocopia di quanto già detto in commissione. È evidente che non c’è miglior sordo di chi non vuole sentire“.
17032019