Europee: don Armando richiama alla responsabilità civile e cristiana
SARONNO – “Comunità” non piace più. Oggi prevale l’altra parola, quasi la sua opposta: “single”, che indica la volontà di non avere legami o appartenenze ingombranti. Mi pare che tale condizione descriva bene anche la nostra società e addirittura la si propone anche per il nostro continente Europeo, teorizzando come lo stare da soli e orfani degli altri compagni di strada, sia un vantaggio e un valore aggiunto!”.
Inizia così la nota condivisa sull’informatore parrocchiale dal prevosto monsignor Armando Cattaneo in merito dal voto europeo previsto settimana prossima.
“Anche nelle nostre parrocchie molti vivono la loro esperienza di fede da veri e propri “single”, quasi senza riferimento alla comunità ritenuta un “di più”, un’appendice inutile, insignificante per il proprio cammino.
Da molti infatti la Comunità è vissuta come una grande “area servizi” come succede per le benzine, dove andare quando serve un prodotto, ma senza affiancarsi al cammino che viene proposto. Un grande rischio di questo fenomeno, ormai sotto gli occhi di tutti, è quello di smarrire poco alla volta il sentiero che ci ha aiutati ad arrivare fino a qui. Non è necessario che bruci Notre Dame di Parigi per capire da dove veniamo e cosa rischiamo di perdere! Non è necessario lo psicodramma della Brexit per capire che quella defezione è una perdita per tutti! Non sono necessari i drammi della follia a Napoli, Manduria o altre città per capire l’urgenza di educare!
La civiltà europea e la comunità ecclesiale, nel corso degli anni ci hanno trasmesso un patrimonio di valori e stili di vita che noi oggi viviamo e riteniamo importanti ma che rischiamo di perdere perché smarriamo le radici che le hanno prodotte. Chi ci ha preceduto ha come disboscato e camminando ha calpestato l’erba tracciando così sentieri che sono stati decisivi per far arrivare fino a noi tutta quella ricchezza che oggi abbiamo tra mano.
Ma quando più nessuno percorre quei sentieri, prima o poi non si riconoscono più. Ci lamentiamo dei segni di imbarbarimento, ma allora sarà utile per tutti riscoprire il valore di “comunità”, calpestando insieme l’erbaccia per tenere aperti sentieri di fiducia e strade percorribili di sana umanità.
(foto archivio)
19052019