Tosi replica a Ob Sar: “Ripeto per chi non aveva ascoltato o forse semplicemente non aveva capito”
SARONNO – “Le domande che Obiettivo Saronno si pone con il comunicato passato alla stampa mi danno l’occasione di tornare per l’ennesima volta in argomento, con buona pace dei Consiglieri di minoranza che si lamentano della mia prolissità, piuttosto che del numero dei miei comunicati in materia. Ma se domandare è lecito, rispondere è cortesia!”
Inizia così l’intervento dell’assessore ai Servizi sociali Gianangelo Tosi sull’uso dei fondi per emergenza sanitaria: “Ed allora ancora una volta spiego finalità e modalità operative del fondo destinato ad inizio aprile dal Governo per affrontare l’emergenza alimentare indotta dalla pandemia.
Alla città di Saronno è stata destinata una somma prossima ai 209mila euro, da utilizzare unicamente per aiuti alimentari a cittadini che a causa della pandemia si trovassero senza mezzi di sostentamento, che non fossero già altrimenti seguiti dai servizi sociali, né fruitori di altri aiuti pubblici (come ad esempio il reddito di cittadinanza) ed esclusivamente mediante dirette forniture alimentari o erogazione di buoni spesa. Sulla scorta dell’esperienza e di concerto con le associazioni di volontariato coinvolte nell’organizzazione e nello svolgimento del servizio, questa amministrazione ha optato per la predisposizione di pacchi alimentari onde fornire a tutti i cittadini richiedenti il medesimo aiuto essenziale e satisfattivo dei bisogni alimentari urgenti e prevenire il fenomeno – purtroppo puntualmente verificatosi in buona parte dei comuni che hanno scelto la strada dell’erogazione dei buoni – del mercato nero dei buoni o, comunque, del loro inadeguato utilizzo. E, questione non secondaria, la scontistica ottenuta in ragione della quantità degli acquisti, ha permesso di esaudire col medesimo importo il 15% in più di richieste, dunque di aiutare una più larga platea di nuclei in difficoltà, anziché far avere ai singoli un tutto sommato trascurabile 15% in più di generi alimentari.
Prudenzialmente l’amministrazione, in considerazione del fatto che l’utilizzo del fondo non prevede un termine di scadenza e del timore che l’emergenza economica possa svilupparsi in modo ancor più dirompente a medio termine, quando verosimilmente la crisi economica avrà costretto più larghe fasce di popolazione e dare fondo ai propri risparmi per ritrovarsi infine davvero senza risorse né prospettive concrete, ha deciso di impegnare una prima quota di poco meno di un terzo delle risorse disponibili all’intervento più immediato ed emergenziale. Ed, evidentemente, la stima è stata fatta con particolare precisione, se con quel primo importo è stato possibile soddisfare tutte le richieste (oltre 500) pervenute nel primo mese, addirittura conservando un piccolo residuo di poco più di mille euro. Quando, poi, questo primo intervento stava per esaurirsi, l’amministrazione ha stanziato una seconda quota di quelle risorse per la ripetizione dell’azione, adottando qualche accorgimento migliorativo e rendendo più approfondita l’istruttoria preliminare all’erogazione dell’aiuto. Contestualmente, però, le richieste dei cittadini si sono drasticamente ridotte (oggi ne contiamo 45, raccolte in due settimane mentre nel primo mese se ne ricevevano una media di 50 al giorno), alcune provenienti da nuclei che non l’avevano ancora avanzata, ai quali verranno consegnati pacchi uguali a quelli della prima fase, con l’aggiunta di buoni spesa di modico valore per l’approvvigionamento dei cosiddetti “freschi”, mentre ai nuclei già aiutati che rinnovano la richiesta viene caricato un importo sulla Carta Regionale dei Servizi, con cui recarsi – ora che non c’è più il divieto di uscire di casa – a fare la spesa in alcuni esercizi convenzionati.
Con questo secondo intervento si è arrivati ad impegnare all’incirca la metà del fondo messo a disposizione dello Stato e l’altra metà la teniamo a disposizione per quella che sarà la fase tre, cioè quella in cui, probabilmente già a partire dal mese prossimo, dovremo fare i conti con gli effetti negativi del consolidamento della crisi economica causata dal CoViD-19, la cui portata oggi nessuno è ancora in grado di prevedere con certezza. Mi perdoneranno, dunque, i lettori che già hanno sentito e letto queste mie spiegazioni più e più volte ma, evidentemente, c’è chi ancora non aveva non aveva letto, né ascoltato. O, forse, più semplicemente non aveva capito”.
29052020
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Commenti
…e comunque non ha risposto alle domande….
Assessore BASTA, invece che continua a scrivere faccia distribuire gli altri aiuti, che è meglio….
Obiettivo Saronno ?
obiettivo scalata alla poltrona in consiglio comunale
è andata male con SAC e lei ci riprova
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Allora dice che e’ meglio il Tosi che per 2 aouti in croce ci ha messo 6 settimane?
Ha investito piu’ energie in dichiarazioni polemiche che in risultati. In nome del popolo naturalmente!
Repetita iuvant sed stufant ( le cose ripetute giovano, ma stancano)
(“per chi non aveva ascoltato ma semplicemente non aveva capito”)
Le arringhe difensive estese oltre il tempo reale non giustificano alcuno nè modificano il giudizio finale dei cittadini.
Assessore Tosi, quante parole tipico di chi accampa scuse. Settimane e settimane per distribuire 4 aiuti.
Ricordiamo tutti l’annuncio del Sindaco che ricevuti 209.000 euro, ne voleva usare solo 95.000 con i restanti voleva sistemare qualche vove del bilancio. E si in nome del popolo, si toglie il pane di bocca a chi e’ povero e ci si sistema il bilancio.
Ai tempi non l’ho sentito sconcertato dalla dichiarazione del suo Sindaco, come mai?
Grande Tosi! Li ha distrutti quei polemici di obiettivo Saronno. Sanno solo fare chiacchere diffondendo un sacco di frottole. Il suo intervento li farà diventare rossi (o viola) dalla vergogna. E vorrebbero amministrare la città? No, grazie, abbiamo già visto i danni che fanno soggetti simili a loro che sanno solo polemizzare come i 5 stelle.
Tosi io rispiego a lei che la gestione e’ stata penosamente lenta ed ingolfata, chiaro segnale di quanto vi importi chi ha bisogno. Ci avete messo piu’ impegno a far polemica con chi ha sollevato perplessita` che nell`azione di aouto!
Ma se domandare è lecito, rispondere è cortesia!”, sprecare ancora tempo e parole per chi, solo per darsi una visibilità politica, si ostinano a non voler capire le scelte fatte dall’amministrazione, penso sia davvero inutile.
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire al pari del peggior cieco, quando vede benissimo, ma non persevera nel dire che non vede”
Se ne faccia una ragione, caro assessore, e dedichi il suo tempo in maniera proficua ai cittadini di Saronno sorvolando futili critiche che le vengono mosse da Ob Sar con il preciso e unico intento di darsi quella visibilità politica che, conoscendo le persone e da dove politicamente vengono, non riteniamo debbano avere.
Buona giornata.
Quindi, lei vuole farci credere che i cittadini saronnesi non hanno bisogno di aiuto.
Il motivo, secondo lei, non può essere che i cittadini non sappiano che possono chiedere per la prima volta e anche per la seconda volta ?
Dove è presente questa comunicazione per chi non legge le sue risposte sui giornali online ?
Dove è presente questa comunicazione sul sito del Comune ?
Ci dica.
Signor Tosi posso con molta delicatezza mi permetto di darle un consiglio ( ovviamente i consigli si danno ma non ci si offende se poi non vengono seguiti), se è convinto di aver lavorato (bene) per i cittadini più deboli non aggiunga altro a quello che ha detto in precedenza ( che è già stato molto anzi troppo) ; se invece ha fatto qualche errore allora o chiede scusa o altresìi eviti di peggiorare la situazione.
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“Con questo secondo intervento si è arrivati ad impegnare all’incirca la metà del fondo messo a disposizione dello Stato e l’altra metà la teniamo a disposizione per quella che sarà la fase tre, cioè quella in cui, probabilmente già a partire dal mese prossimo,”
…. sono i grandi strateghi quelli che possono far vincere….. e spesso perdere
Paolo Enrico Colombo
ObSaronno è il solito partito di sinistra “extraparlamentare” camuffato a mo’ di lista civica indipendente. M5S docet