Concerto 2 giugno, Billone: “Grandi personalità e grande musica al Teatro Pasta”
SARONNO – Ad aprire il concerto per la Repubblica dello scorso 2 giugno è stato il giovane pianista Bruno Billone, saronnese e studente del conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Un evento molto coinvolgente e apprezzato dalla cittadinanza, che ha visto protagonista orchestra Settembre Classico diretta dal maestro Stefano Nigro, la pianista spagnola Noemi Teruel Serrano, il baritono Demetrio Colaci e il basso Chen Zhiyuan.
“Ero in contatto da qualche tempo con Stefano Nigro, – racconta Billone circa il suo coinvolgimento nella serata – per eventuali progetti ed altro. Un giorno mi ha contattato chiedendomi se volessi aprire la serata. Ovviamente ho accettato di buon grado, essendo un evento così importante e avendo la sicurezza di una così buona organizzazione”.
Un intenso momento di musica, ma anche personale per il pianista saronnese che, durante la serata, come racconta, non solo ha potuto assistere all’esibizioni di nomi noti in ambito accademico, ma anche di rivedere vecchi amici: “A parte per Stefano Nigro e Noemi Teruel Serrano, che avevo già sentito al concerto “Omaggio a Beethoven” – ricorda – conoscevo di nome Demetrio Colaci e Chen Zhiyuan, suo allievo: in Conservatorio a Milano sono nomi conosciuti. Mi ha fatto molto piacere vedere inoltre alcune vecchie facce del Conservatorio di Como, con cui ormai avevo perso i contatti”.
Il programma della serata è stato vario: Bruno Billone ha aperto con un sonetto di Franz Liszt e un “intermezzo” di Kapustin; l’orchestra si è poi esibita con l’inno nazionale e il duetto “Il rival salvar tu dei”, “Suoni la tromba, e intrepido” da “I Puritani” di Bellini, proseguendo con Mozart, concerto per pianoforte numero 17 in sol maggiore K453 e sinfonia 40 in sol minore K550.
“Per mio conto – così si esprime il giovane pianista sul programma – ho scelto Liszt e Kapustin perché sono brani tra loro molto funzionali: il sonetto n.47 del Petrarca di Liszt introduce benissimo l’orecchio all’ascolto mentre Kapustin coinvolge grazie all’irrefrenabile ritmica swing. Trovo il duetto di Bellini ben incentrato sul tema della serata, siccome tutta l’opera de “I Puritani” viaggia attorno al tema dell’amore, della patria e della pietà. Mozart è sempre una valida scelta, pericolosa di sicuro, ma tra la delicatezza e intima dolcezza del Concerto in sol maggiore e la tragicità classica così romantica della Sinfonia 40 vi è sicuramente un bel divario, colmato dal grande sentimento di pietà di questa musica”.
“Sono grato per questa opportunità – conclude – difatti spero che possa ripetersi in futuro insieme ad altre e nuove esperienze col teatro Pasta e con queste grandi personalità. Devo ringraziare sicuramente Stefano Nigro, fondamentale in questo contesto, e insieme a lui tutto il personale dietro all’organizzazione e all’amministrazione, comunale e del teatro, e infine l’assessore Succi e il sindaco Airoldi”
(foto di Armando Iannone)
12062022