Saronno, il centrodestra traccia il bilancio degli eventi: “Poche persone godono di una cultura di nicchia coi soldi di tutti”
SARONNO – “In questi mesi non sono passate inosservate le scelte politiche che hanno visto l’amministrazione proporre eventi poco partecipati. Sappiamo che l’indirizzo e le scelte vengono decise dall’Amministrazione ma allo stesso tempo riteniamo sia un atteggiamento responsabile quello di informare tutti i cittadini, anche quelli che non hanno accolto le proposte dell’Assessorato alla Cultura, di quali siano i costi di tali proposte. Delle stesse conosciamo i numeri dei partecipanti e i costi sostenuti e oggi riteniamo sia corretto informare la città e trarre le conclusioni”.
Sono i membri del centrodestra della commissione Cultura, Maria Assunta Miglino (Fi), Flavio Armanini (FdI) e Claudio Sala (Lega) a tracciare un bilancio degli eventi culturali proposti a Saronno dall’assessorato negli ultimi mesi.
“Il concerto per il Trasporto è soltanto l’ultima delle scelte dell’Assessorato alla Cultura che conferma un disinvolto utilizzo dei fondi pubblici per una improbabile proposta in un venerdì prodromo di un lungo week end.
Leggiamo, allora, che il costo del concerto con ingresso gratuito al Teatro Giuditta Pasta, riempito per l’occasione soltanto da un centinaio di persone, è stato di 8000 euro. Dunque, in questo caso, che non è isolato, i soldi pubblici sono stati mal utilizzati se ancora una volta la città non ha risposto come previsto.
E non si dica che è stato un caso perché, come dicevamo, abbiamo seguito anche altri eventi e possiamo affermare che cifre altrettanto importanti sono state spese per essi, come ad esempio i 6.694 euro per le celebrazioni pasoliniane con affluenze di pubblico di poche decine di persone e anche i 4.270 euro per le conferenze del festival della filosofia che tranne per quella tenuta da Mancuso, sono andate a volte quasi deserte, a volte scarsamente partecipate.
Non scendiamo ulteriormente nel dettaglio dei costi delle altre iniziative che i saronnesi attenti conoscono bene, dei relativi risvolti economici nonché della ricaduta sociale, perché non vogliamo mettere ulteriormente il dito nella piaga.
Riteniamo però necessario che i cittadini siano consapevoli e informati dei costi che tali scelte hanno comportato.
E se le motivazioni, come già abbiamo sentito in commissione cultura, sono quelle di aver deciso di offrire un programma più aulico e ricercato, noi abbiamo il dovere di informare la città perché nei confronti di essa e dei cittadini, tutti, che sono la massa e sono i fruitori delle iniziative stesse, si ha una responsabilità morale ed etica.
Allora non ci resta che prendere atto che la maggior parte delle proposte della cultura siano state apprezzate da un numero troppo esiguo per giustificare i costi sostenuti. Poche centinaia di persone godono di una cultura di nicchia, grazie ai soldi di tutti.
Mariassunta Miglino, vicepresidente FI Commissione Cultura
Claudio Sala, membro Commissione Cultura Lega
Flavio Armanini, membro Commissione Cultura FdI
È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatasapp e Telegram de ilSaronno.
Per Whatsapp aggiungere il numero + 39 3202734048 alla propria rubrica ed inviare allo stesso numero il messaggio “notizie on”
Per Telegram cercare il canale @ilsaronnobn o cliccare su https://t.me/ilsaronnobn
Lascia un commento
Commenti
La cultura non è salsa per salamelle e la firmataria dell’articolo ex assessore alla cultura dovrebbe saperlo.
Gli altri due firmatari possono tranquillamente discuterne al bar con i sodali verdi.
I tre firmatari – che non sono esattamente dei fari per la cultura di questa città, a differenza dell’assessora in carica – dovrebbero prendere anche atto del fatto che oggi loro possono discutere della qualità o dell’appropriatezza del programma culturale.
Quando c’erano loro, invece, non c’era nulla di cui discutere. Non tutti hanno la memoria corta.
Non voto lega ma dove e’ finita la Tre Valli varesine e il raduno auto ad esempio?Alla nuova amministrazione fu chiesto di portare più eventi ma non solo arrosticini e salamelle .
e qualii erano i grandi eventi di fagioli? in cinque anni solo bancarelle ma di cultura zero. alla lega la cultura non interessa meglio tenere gli iscriti sotto tutela
Effettivamente mancava la salamella!!! Qui si affamano i leghisti…
Al di là di questo Chopin per pochi pur essendo gratuito quale evento e’ riuscito negli ultimi tempi a Saronno?Un intero centro pedonale e gli eventi li fanno nascosti in una villa dove non curano neanche la grande aiuola centrale .
8000 euro per un teatro mezzo vuoto, perché?
Cultura, dove sei? Da anni questa città vive un declino inarrestabile, buio, appiattimento, proposte per gente vecchia. Da giovane speravo nella sinistra dopo 5 anni di piattume di Destra ma le cose non sono cambiate
Un vero peccato che non ci sia un arena per il combattimento dei gladiatori, sarebbe l’ideale per certi personaggi.
Comunque a me piacciono gli eventi di Augusto.Nn c’è mai nessuno si trova sempre il posto e non si rischia il Covid.Bravo Augusto.
Città spenta adatta a vecchi benestanti. Dove sono le promesse del famoso rinascimento culturale tanto evocato in campagna elettorale ? La città chiede conto
Il periodo culturale più brutto della storia della città
Aspettiamo proposte culturali, non area feste per salamelle
La cultura non è né di destra né di sinistra, è di tutti coloro che apprezzano e vogliono “conoscere”. Certo che la festa della salamella è più accattivante…..
Dimentica però che i concerti di ottobre 2021 e del 2 giugno 2022 hanno registrato il pienone, con il teatro Pasta senza un posto libero. Questa volta è stata scelta una data sbagliata all’inizio di un lungo ponte.
Concerto del 2 Giugno sponsorizzato e NON organizzato da ufficio cultura.
Lei è mail informato o in malafede. Tutti eventi passati dall’ufficio cultura, nel caso del 2 giugno con il supporto di uno sponsor. Ciò non toglie che sono eventi che un pubblico ce l’hanno eccome.
Cultura e biciclette, questa è Saronno!
Tutto il resto: NON PERVENUTO.
Aspettate un attimo.8000 euro al teatro e tutti quei musicisti quanto hanno chiesto?Teatro con posti prenotati dove nella fila c’erano solo i due con posto prenotato tanto per dare un idea .
Gli eventi numericamente li fanno ma la partecipazione e’ scarsa il punto e’ che chiamano evento pure due bancarelle di salamelle a Villa Gianetti o Beer feast due bancarelle di birre.Lo Chopin alle 21 di venerdì a chi e’ venuto in mente?Lo street party dalle 14 alle 19 a chi e’ venuto in mente?
Tanto per capire ci fate qualche esempio di offerte culturali non” di nicchia” ? Salamelle, sagre, sfilate in costume non dovrebbero afferire alla definizione di “cultura” o sbaglio? Siate chiari, di cosa parlate? Se cultura non e’ cinema, teatro, musica, conferenze, che cos’è? Si attende risposta. Grazie
Risposta. Esempio A Rovello Porro sagra del pesce e della steak. Belle e ben organizzate. Il vs problema è ideologico da sinistra radical chic. Festa popolana uguale leghismo
A me pare che più che iniziative culturali siano iniziative gastronomiche.
Credo che il suo, di problema, sia non capire che sono due cose leggermente differenti.
Un evento culturale deve coinvolgere quanti piu’ saronnesi possibile. Magari ogni tanto puo’ esserci qualcosa di piu’ particolare (nicchia), ma il rapporto dovrebbe privilegiare quegli che hanno la potenzialita’ di attirare piu’ gente.
Agli ultini eventi organizzati al Prealpi c’erano 20 persone o meno… Chiaro che cosi o non va!
Saronno è un borgo popolano e senza più identità, queste iniziative culturali di nicchia sono lodevoli ma la “location” è sbagliata.
Tipo le tre Valli?
O tipo area salemelle?