Bufera su Saronno Sette, il Comune risponde: “Sui presunti favori sui tempi di consegna ci sono esempi anche per i partiti di opposizione”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Amministrazione comunale in merito alla nota congiunta del centrodestra sul Saronno Sette.
Leggiamo oggi di un comunicato inviato a firma congiunta da tre partiti di opposizione che accusa l’Amministrazione comunale e nella fattispecie il direttore responsabile del settimanale comunale “Saronno Sette”. Il comunicato, definito giornalisticamente una bufera, partirebbe da un articolo del Pd pubblicato nel numero 6/2023 del giornale che risulta essere arrivato più tardi rispetto all’orario indicato per la consegna e con una lunghezza superiore a quella media indicata nella norma. Tutto vero. E’ accaduto che il capogruppo del PD ha avvisato in anticipo che avrebbe tardato a consegnare e quindi la redazione del Saronno Sette ha potuto tenere lo spazio occupato in attesa del contributo. Ma la vera notizia non è questa. La notizia che offre alla città il comunicato di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia è che le accuse che fanno sono un magnifico boomerang. Sì perché chi firma quell’accusa di “favoritismi” che concederebbero a partiti di maggioranza più tempo e più spazio nella pagina mensile del “Saronno Sette” finge di non sapere o, peggio, non ricorda che gli stessi “favoritismi” sono stati già più volte consentiti in passato anche a quei partiti. Qualche esempio magari può essere utile solo a titolo di prova concreta. Cominciamo dai presunti favori sulla lunghezza degli articoli che, in base all’indicazione fornita, è di 900 battute. Per il numero di “Saronno Sette” del 17 giugno 2022 l’articolo di Fratelli d’Italia è di ben 1200 battute e, nello stesso numero, l’articolo della Lega Nord è di 1080 battute, stessa lunghezza dell’articolo del 14 ottobre 2022 a firma di Forza Italia. Un clamoroso favoritismo per tre partiti di opposizione? No, semplicemente, come per tutti i partiti, se è possibile per lo spazio disponibile mantenere anche una lunghezza di poco superiore a quanto indicato, la redazione non rimanda al mittente l’articolo in questione chiedendo l’esatto rispetto delle battute, ma accetta il contributo. Forse chi ha firmato per FdI, Lega e Forza Italia il comunicato di oggi non ricorda, o finge di non ricordare, di essere stato “favorito” proprio come altri dalla flessibilità della redazione, nel rispetto degli spazi disponibili in pagina.
Sul tema dei presunti favori sui tempi di consegna potremmo citare altri esempi anche per i partiti di opposizione, ma ne citiamo uno in particolare perché è il capolavoro di dimostrazione di quanto il comunicato di oggi di FdI, Fi e Lega sia costruito sul nulla e sia un boomerang. Ore 12.37 di lunedì 10 ottobre 2022: il capogruppo di FdI invia il pezzo per “Saronno Sette” in ritardo di 37 minuti e si tratta di un articolo di circa 1800 battute, ovvero lungo il doppio esatto dello spazio indicato in media. La redazione gentilmente chiede al capogruppo di ridimensionarne il testo, perché non si trattava di sforare di 2/300 caratteri in più, ma esattamente del doppio: la nuova versione dell’articolo arriva alla redazione alle 13.57 di martedì 11 ottobre. Tradotto, FdI manda in ritardo il primo articolo e di una dimensione enorme che avrebbe impedito ad un altro partito di trovare spazio, e invia poi la versione corretta con quasi 26 ore di ritardo sui tempi di consegna. Anche di questo forse chi ha scritto il comunicato di oggi di FdI, Fi e Lega non sapeva niente o preferiva non ricordare.
Insomma la bufera presunta della fake news dell’accusa al Comune si trasforma in un boomerang e in una tempesta in un bicchiere di vino. L’invito per il prossimo comunicato congiunto è almeno a rileggere le proprie mail e i propri articoli prima di scrivere.
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Commenti
ma le regole a cosa servono?
Quindi il concetto è: “visto che lo hanno fatto già altri ora lo facciamo noi”.
Bene, molto bene.
No il concetto è: basta far polemiche sul nulla. Si concentrino su una CONCRETA opposizione
Quel che più sconcerta di questo gruppo di tre ‘mandati a casa a furor di popolo’ è che, quando amministravano loro, lo spazio dedicato ai gruppi presenti in Consiglio comunale del Saronno7 era stato semplicemente eliminato proprio per loro volere. A loro dava fastidio che le opposizioni commentassero i disastri che facevano. Infatti li hanno fatti nel più rigoroso riserbo, e li hanno lasciati in eredità a chi li ha poi mandati a casa.
AHAHAH! Che figura!
Grande Direttore di ” Saronno sette ” !!
Ha zittito tutti . Come al solito solo una grande figuraccia!!