Effrazione e occupazione notturna al liceo Legnani in via Antici: studente racconta l’accaduto nei dettagli
SARONNO – Sono uno studente della sezione staccata del liceo Legnani vi scrivo per raccontare con precisione l’effrazione nel plesso scolastico”. E’ la mail arrivata nelle ultime ore alla redazione de ilSaronno con cui uno dei ragazzi dell’istituto scolastico saronnese di via Antici riassume con precisione le diverse frasi dell’effrazione notturna con occupazione all’interno dello stabile comunale che ospita la sede staccata del liceo classico e la scuola elementare Ignoto Militi.
“Alle 8.20 le studentesse della classe 1BE, entrando nello spogliatoio femminile, hanno rinvenuto due persone sotto sostanze intente a dormire circondate dai rimasugli di sostanze illecite tra cui anche siringhe usate. Alla vista di ciò una ragazza della BE ha gridato, svegliando i due”. Sarebbero state presenti un giovane, una ragazza e il loro cane. Lo studente rende quindi nota la vicenda del furto che sarebbe avvenuto proprio in quei momenti concitati: “Presi dalla paura gli studenti tutti sono confluiti nel cortile esterno, dimenticando nella palestra un telefono e due collane, tolte per un migliore svolgimento dell’attività fisica. I due avrebbero quindi, fuggendo, preso telefono e collane e cercato una via di fuga tramite gli spazi della scuola elementare”
Ne è nato un breve inseguimento tra il proprietario del cellulare e i fuggitivi. Le collane sono successivamente state ritrovate. Nella sua breve nota lo studente precisa come l’episodio abbia colpito la popolazione scolastica e in particolare i ragazzi della classe coinvolta sottolineando anche la preoccupazione che gli intrusi o le siringhe fossero stati trovati dai bambini delle elementari”.
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E’ corretto che le scuole ricevano una pronta manutenzione, a maggior ragione se eventuali problemi mettono a rischio gli studenti; comune e PL si trovano a 200 metri dal plesso e tutti i giorni ci sono individui più o meno ubriachi che infastidiscono i ragazzi all’uscita.
Non mi stupisce che poi entrino nei locali per dormirci la notte.
Detto questo, avendo figli nel plesso, ritengo esagerata la reazione di questi ragazzi, che hanno subito inneggiato allo “sciopero” senza neanche confrontarsi con la dirigente e permetter a questa di interfacciarsi col comune. I ragazzi vedono tutti i giorni per strada la dura realtà e dubito che si scandalizzino per tre barboni con relative siringhe a terra. Era sufficiente prendere le distanze e uscire dallo spogliatoio avvisando le persone preposte. Come si siano potuti cambiare e come abbiano potuto lasciare cellulare e collane senza accorgersi della presenza di questi è ancora un mistero da chiarire. Nelle successive ore di lezione molti ragazzi si sono fatti portare a casa dai genitori come se avessero subito una rapina a mano armata… a quale pro? Io resto basita dalla poca voglia di fare, dalle reazioni smodate di questi ragazzi e dai genitori che li accomodano. Si sono anche lamentati che la professoressa ha spiegato nelle ore successive nonostante il loro “shock”. Io ritengo tutto questo veramente eccessivo e pretesto per fare baraonda. Ribadendo, nuovamente, che la manutenzione deve essere fatta tempestivamente dal Comune.
Il mistero da chiarire non credo sia il motivo per cui abbiano lasciato un cellulare e delle collane, dal momento che posso per certo confermare come non sia possibile svolgere correttamente e appieno attività fisica con addosso collane (per sicurezza personale e rischio di strozzarsi) o un cellulare (dal momento che è stato ulteriormente bandito dal Ministro dell’Istruzione e del Merito in una recente circolare e inoltre non avrebbe senso tenerlo per fare educazione fisica), ma invece bisognerebbe focalizzarsi sulla scarsa o nulla sicurezza dell’istituto e su come abbiano fatto i due ragazzi ad entrare.
Per quanto riguarda lo sciopero, poi i ragazzi ne hanno parlato e hanno capito che sarebbe stato inutile e senza senso e, dato che hanno un proprio cervello per pensare e ragionare hanno convenuto che non fosse sensato e giustamente non l’hanno portato avanti.
La sensibilità di ciascun ragazzo non può essere discussa ed è personale e, anche se io in prima persona non penso sarei uscita da scuola, è facile criticare una situazione e una scelta finché non ci si ritrova dentro.
La sicurezza delle scuole e delle città è negli ultimi anni sempre più difficile da gestire, ma è possibile che i bambini, non gli adolescenti ma i bambini dai 5 ai 10 anni, rischino di andare a toccare delle siringhe venute a contatto con non si sa chi o peggio con chissà quali sostanze? Perché deve accadere che i bambini e i ragazzi fanno attività fisica sugli stessi materassi o usando gli stessi attrezzi che sono entrati a contatto con sostanze stupefacenti? Non si tratta solo di una questione di igiene (di cui ci sarebbe da discutere per la palestra della scuola Ignoto Militi) ma anche di sicurezza e di salute.
Fatto ancora più grave è che solo ora si parla di mettere in sicurezza e installare sistemi di allarme più efficaci (dal momento che proprio non c’erano o non venivano attivati probabilmente) e solo adesso l’amministrazione comunale e le scuole stanno prendendo provvedimenti per l’igiene e la pulizia dello spogliatoio, nonostante si sapesse già da mesi se non anni di questa situazione, che solo ora a causa dei furti di oggetti dei ragazzi e delle siringhe trovate è venuta alla luce